Newsletter Aprile - "Mai più" lo abbiamo già detto troppe volte
Domenica mattina, 26 febbraio, intorno alle 4, un’imbarcazione che trasportava oltre 180 migranti è naufragata a circa 200 metri dalla costa ionica della Calabria, di fronte a Steccato di Cutro, un paese in provincia di Crotone. L’imbarcazione, un vecchio peschereccio, era partita dalla Turchia circa quattro giorni prima. Era stata avvistata da un mezzo Frontex la notte del sabato.In un’ intervista a Repubblica il procuratore della Repubblica di Crotone: “Mai partite le ricerche che potevano salvarli.” Secondo l’OIM, tra il 2019 e il 2022 ci sono stati più di 5.000 morti in naufragi nel Mediterraneo centrale.La strage di Cutro ci interroga questa volta e di più delle altre perché la vediamo, abbiamo visto gli oggetti personali delle vittime, tra cui documenti turchi di cittadini afgani tramite i quali venivano invitati a lasciare il paese?Ma con quali mezzi? Quanto vale un passaporto afghano?
Le vie legali per l’accesso in Italia e in Europa si sono notevolmente ristrette negli ultimi anni. A gennaio è uscito il decreto flussi per l’anno 2023. In teoria un modo per regolarizzare le vie di entrata per lavoratori e lavoratrici rimane uno strumento difficile e poco utilizzabile visto che prevede che la persona dimostri di essere stata fuori da territorio italiano nel momento del contatto col datore di lavoro. Sta al datore di lavoro l’obbligo di verifica, presso il centro per l’impiego competente, dell’indisponibilità di un lavoratore presente già sul territorio nazionale.La strage di Cutro è una strage di stato perché frutto di chiare scelte politiche. Scelte divenute ancora più chiare anche ai non addetti ai lavori dopo le dichiarazioni degli appartenenti al governo italiano dopo la strage. Sono diverse le associazioni che sul territorio nazionale chiedono da anni vie legali e sicure per fare arrivare in Europa le persone. Sono diverse le ONG che da anni salvano e mettono al sicuro le persone in movimento.Credo che la strage di Cutro ci debba interrogare sul perché abbiamo smesso di parlarne come collettività, perché abbiamo smesso di scendere in piazza e prendere posizione.
Come Fondazione Alexander Langer abbiamo aderito alla manifestazione nazionale del 11 marzo 2023. Lo abbiamo fatto credendo fortemente che bisogna mettere in gioco tutto, i nostri corpi compresi, per provare a stare dalla parte giusta. Parte che crediamo sia quella di chi in questi anni, con tenacia e rispetto sia alla ricerca della verità. A Steccato di Cutro abbiamo incontrato le attiviste di Mem.Med. Le associazioni che hanno promosso Mem.Med si occupano da anni del monitoraggio degli arrivi nel Canale di Sicilia e nel Mediterraneo, nonché di tutela dei diritti delle persone migranti, in riferimento ai contesti di arrivo, identificazione, accoglienza e detenzione in Italia e in Europa, sono vicine tra gli altri alle Madri Tunisine che chiedono verità e giustizia per i dispersi nel Mediterraneo, ma soprattutto creano lecondizioni perché la parola sia delle persone sopravvissute e dei famigliari delle vittime della strage. Come Fondazione conosciamo benissimo l’importanza dell’identificazione delle vittime e della restituzione della verità e dei corpi alle famiglie, alla storia, alla società. Sappiamo che è un processo lungo e delicato come sappiamo che sia un indispensabile pietra miliare.
La Strage di Cutro ci serva da risveglio perché “Mai Più” lo abbiamo già detto troppe volte.
Ermira Kola
Collaboratrice della Fondazione Langer
Torna il premio internazionale Alexander Langer!
Chiunque sia interessato può presentare una candidatura suggerendo una persona o un'associazione che con la sua opera contribuisce a mantenere viva l'eredità di Alexander Langer e a proseguire il suo impegno civile, culturale e politico.
Jede/Jeder Interessierte kann eine Nominierung einreichen, indem er eine Person oder eine Vereinigung vorschlägt, deren Arbeit dazu beiträgt, das Erbe Alexander Langers lebendig zu halten und sein ziviles, kulturelles und politisches Engagement fortzusetzen.
Info: Premio 2023
**Appuntamenti**
Copula Mundi – presentazione del libro con l’autore, Carlo Miccio e Gabriele di Luca. Lunedì 3 aprile, alle 18.00 presso la libreria Ubik a Bolzano.
Ciao, Irfanka – un momento conviviale per condividere i bei ricordi. Giovedì 6 aprile, alle 18.00 presso la Fondazione.
Trieste è bella di notte – proiezione del documentario di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre. Martedì 18 aprile al Filmclub a Bolzano.
Aktivis-Tisch – per attivist* (e non) – Aktivis-Tisch ist ein Stammtisch für Aktivist*innen und Sympathisant*innen der verschiedenen in Südtirol aktiven Gruppen. Aktivis-tisch è uno Stammtisch per attivist* e simpatizzanti delle varie cause che portano avanti i vari gruppi attivi in Alto Adige. Mercoledì 12 aprile, dalle 17.00 presso lo spazio autogestito 77, in via Dalmazia 77 f, a Bolzano.
Save the date – quel che succederà
Sabato 20 maggio, in occasione della giornata internazionale delle api, la Fondazione Langer organizza Bee aware!, una chiacchierata con aperitivo presso Lungomare per parlare di api, biodiversità e uso dei pesticidi.
Dal 26 al 28 maggio a Roma si tiene la seconda edizione di Eirene Festival, il festival del libro per la pace e la nonviolenza
News – quel che è successo
Il 26 marzo ci ha lasciato Irfanka Pašagić, amica cara, intellettuale, psichiatra e attivista - anima di Tuzlanska Amica e ponte tra la Bosnia Erzegovina e l'Italia. Qui una prima raccolta di suoi testi.
Domenica 26 marzo siamo stati a Caldania per la festa in ricordo di Marino Vocci che è sempre presente nei nostri pensieri.
Il 1 marzo il Comitato scientifico ha eletto Elisabeth Alber come suo presidente. Sono quindi iniziati i lavori che porteranno all’assegnazione del premio internazionale Alexander Langer. Qui l’invito alle candidature: Premio internazionale 2023
Il 3 e il 4 marzo si è tenuto conVIVERE in collaborazione con al biblioteca civica di Vipiteno. La presentazione del libro “Laura non c’è” con le autrici ha permesso di (ri)scoprire questa ambientalista e femminista trascurata dalla storia. Durante il workshop del sabato si sono toccati molti temi interessanti che serviranno da spunto per futuri progetti. Qui alcuni momenti della giornata.
Il 15 marzo insieme al Centro Pace e alla biblioteca civica di Bolzano abbiamo presentato Grande Padre con gli autori Christian Elia e Camilla De Maffei.
La biblioteca civica in quell’occasione ha raccolto i titoli delle pubblicazioni sull’Albania o di autori albanesi disponibili per il prestito. Trovate il file pdf qui.
Il 31 marzo si è tenuta una tavola rotonda sulle discriminazioni che ha visto la partecipazione di Federico Faloppa (linguista e coordinatore della Rete nazionale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d'odio), Chiara Rabini (assessora alla Cultura, all'Ambiente, alle Politiche d'integrazione e alle Pari Opportunità), Priska Garbin (coordinatrice del Centro di tutela contro le discriminazioni), Fernando Biague (psicologo sociale), Alessio Giordano (redattore del giornale Zebra) e Fabio Gobbato (direttore di Salto).
A seguire Federico Faloppa ha presentato il suo saggio “Sbiancare un etiope”.
Materiali
È online il libro Parole di pace. Azioni, scritti e pensieri per un mondo nuovo, a cura di Francesca Ghezzo, edito dalla Perugia Stranieri University Press
E’ online la registrazione dell’incontro/dibattito organizzato da Biblioteca Archivio del CSSEO “Oltre Adriatico. Gli italiani in Albania, 1939-1943”.
Nuovi nella nostra biblioteca:
“Laura non c’è. Dialoghi impossibili con Laura Conti” - Marina Turi e Barbara Bonomi Romagnoli
“Sbiancare un etiope. La costruzione di un immaginario razzista.” - Federico Faloppa
“Grande Padre” – Camilla De Maffei, Christian Elia
"Inverno liquido" - Maurizio Dematteis, Michele Nardelli