Wokshop: Dignità e vergogna: la riflessione di Primo Levi sull’esperienza di deportati e sopravvissuti
Pochi sono i testi di Primo Levi tradotti in serbo-croato e non molto diffusa la conoscenza dell’autore torinese nei paesi della ex-Jugoslavia. Eppure le sue riflessioni, fondate sulla diretta esperienza del Lager, riguardo ai comportamenti degli esseri umani in condizioni estreme e a come ci si debba misurare con la memoria di eventi traumatici del passato più o meno recente possono costituire un punto di riferimento essenziale nella discussione anche sulle guerre degli anni 90 nei Balcani e sulle loro ripercussioni nella realtà di oggi. Se questo è un uomo (1947) e I sommersi e i salvati (1986) sono il primo e l’ultimo libro di Levi, dedicati entrambi al racconto e allo studio dei processi di disumanizzazione messi in opera dai nazisti: da quelle pagine sono tratti i brani che seguono, scelti con un’attenzione particolare alla sensibilità di un possibile lettore bosniaco.
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