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Intervento on. Marina Sereni: PERCHE' LE NOTE FANNO BENE ALLA VITA

10.10.2013, Sito di Marina Sereni

Ringrazio innanzitutto la Presidente della Camera, Laura Boldrini, per aver scelto di proseguire la tradizione ormai proficuamente consolidata di ospitare il Premio Alexander Langer alla Camera dei deputati. La ringrazio anche a nome delle deputate dell’Ufficio di Presidenza, Claudia Mannino, Anna Margherita Miotto, Annalisa Pannarale, Caterina Pes, Anna Rossomando, Valeria Valente, che insieme a me hanno promosso questa iniziativa in accordo con la Presidente.

Saluto e ringrazio i premiati di quest’anno: I DONATORI DI MUSICA (bellissima denominazione!), una rete di medici, musicisti, infermieri, volontari italiani che regalano alle ammalate e agli ammalati di molti reparti oncologici - e non solo - del nostro Paese la bellezza della musica. Lo spirito con cui offrono il loro dono è riassunto molto bene nelle motivazioni forniteci dal Comitato scientifico della Fondazione Alexander Langer.

Ringrazio e saluto anch’io la Fondazione, che opera in continuità con il pensiero di Alex Langer, perché ci consente ogni anno – dal 1997- di conoscere le esperienze e le pratiche più coraggiose e innovative sul piano della tutela e della promozione dei diritti umani messe in atto a livello globale.

Leggo testualmente dalle motivazioni: La decisione di premiare “Donatori di Musica” (...) può sembrare una rottura con la tradizione che per anni ha visto la Fondazione Langer privilegiare l'opera di pacificazione e di soccorso in luoghi di conflitto e di crisi umanitaria. Più che una rottura, però, è uno spostamento: dal lontano al vicino, dall'emergenza alla quotidianità, dalla cura della vita offesa alla cura della vita pericolante. E non solo: se c'è un tratto che accomuna i nostri premiati, è la scelta nonviolenta, e di nonviolenza la pratica medica ha un profondo bisogno.

“ Oggi la medicina ha imparato a riflettere su se stessa, sulla propria vocazione, sul proprio ambiente; da anni in molti ospedali c’è chi si sforza di “umanizzare” la degenza promuovendo iniziative per lo svago e la socializzazione. Giusto, ammirevole. Ma i Donatori puntano a qualcosa di diverso: a contrastare un modello di medicina che ancora tende a sequestrare il paziente in una enclave istituzionalizzata, a rinchiuderlo nell’identità esclusiva di “malato di cancro” e qui viene spontanea un’analogia con gli interventi in situazioni di guerra civile o di catastrofe naturale (proprio in questi giorni ricorre l’anniversario della tragedia del Vaiont), dove i colpiti sono vittime certamente, ma non vittime soltanto, e amerebbero avere rapporti da persona a persona, non da bisognosi a soccorritori.” E ancora. “ Per rompere la segregazione , per dare spazio alle molte cose che un malato continua ad essere, la via maestra è costruire legami tra i degenti, i loro familiari, gli artisti, gli operatori sanitari…..è in questa prospettiva che il concerto prende senso come strumento di condivisione….insieme si vive la beatitudine che la musica sa dare…e insieme si cambia”.

Ho pensato non ci fosse un modo più efficace per restituire intatto il significato di un’esperienza esemplare che oggi la Camera dei deputati è orgogliosa di ospitare e di mettere in relazione con le parlamentari e i parlamentari presenti , con i dipendenti e le dipendenti di quella che è la massima istituzione democratica del nostro Paese. Desidero ringraziare Carla Donadio, del Gruppo di Solidarietà dei dipendenti della Camera.

Prima di dare la parola a Maurizio Cantore, presidente dell’Associazione “ Donatori di Musica” e a Bettina Foa, vice-presidente del Comitato scientifico della Fondazione Langer desidero segnalarvi il libro edito dalla Camera dei deputati ( curato da Grazia Barbiero) che raccoglie percorsi coraggiosi di solidarietà ai quali sono appese le nostre speranze migliori. Potete prendere il libro “Il Premio Alexander Langer alla Camera dei deputati / 1997 – 2012” esposto in questa sala.

Aver cura del prossimo non è cosa facile in un’epoca di passioni tristi e frammentazione sociale, di solitudini ed egoismi. Quest’anno il Premio valorizza una buona pratica italiana nel nome di Alexander Langer, l’uomo che più di tanti altri, ha illuminato” l’importanza dei mediatori, dei costruttori di ponti, dei saltatori di muri, di esploratrici di frontiera” per affermare un mondo di pace.

Ringrazio Roberto Prosseda, pianista e Alessandro Carbonare, clarinettista - animatori dell’Associazione Donatori di Musica - per il concerto al quale assisteremo, interamente concepito per quest’occasione.

Sito di Marina Sereni

 

 

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