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Saluto della Presidente della Camera dai deputati Laura Boldrini: LA BUONA POLITICA DI ALEXANDER LANGER

11.10.2013, presidenza camera

Gentili ospiti, Autorità, Signore e Signori, Benvenuti alla Camera dei Deputati, Ringrazio la Vice Presidente della Camera Marina Sereni e le deputate dell’Ufficio di Presidenza Claudia Mannino, Anna Margherita Miotto, Annalisa Pannerale, Caterina Pes,  AnnaRossomando e Valeria Valente per aver promosso questo incontro.

Insieme a loro ringrazio tra gli altri per la Fondazione AlexanderLanger Stiftung la dottoressa Bettina Foa ed  Edi Rabini, per l’Associazione “Donatori di musica”, il Presidente Maurizio Cantore, il dottor Claudio Graiff, il dottor Mohsen Farsad e i musicisti Roberto Prosseda e Alessandro Carbonare.

Il Premio Internazionale Alexander Langer giunge quest’anno alla  diciassettesima edizione. E’ un evento ormai tradizionale che la Camera dei Deputati ospita con grande piacere.

Tra le particolarità del Premio c’è il fatto che fin dalla sua prima edizione, nel 1997, a promuoverlo ed organizzarlo sono sempre state le deputate dell’Ufficio di Presidenza della Camera.

Altrettanto significativo è che la maggioranza dei premiati nei precedenti sedici appuntamenti siano state donne.

Mi piace ricordare a questo proposito che nella prima edizione, nel 1997, il premio andò a Khalida Toumi Messaudi, una donna che con estremo coraggio si è battuta da protagonista per i diritti delle donne e per le libertà civili nel suo Paese, l’Algeria.

Per me, lo comprendete bene, si tratta di fatti molto importanti e ricchi di valore.

L’istituzione di questo Premio Internazionale, per le sue finalità, è un modo certamente efficace di ricordare Alexander Langer e di rinnovare gli ideali che hanno ispirato la sua vita e la sua azione politica.

Di lui è stato detto e scritto molto : del suo impegno a difesa dell’ambiente, per la pace nella ex-Jugoslavia, per la convivenza  in Alto Adige ; del suo ruolo di promotore del movimento politico dei Verdi in Italia e in Europa e di membro del Parlamento Europeo. In ciascuno di questi ambiti ha lasciato un segno del tutto particolare.

Io vorrei oggi parlare dei suoi modi corretti e rispettosi. Un tratto del carattere, certo. Ma anche una visione della politica e delle relazioni con le persone.

Una politica intesa, e praticata, come dialogo, convincimento, ascolto delle verità altrui.

Il contrario dell’idea che sembra prevalere oggi della politica come puro esercizio del potere, come sopraffazione, come delegittimazione dell’avversario.

Nella cultura di persone come Alexander Langer la non-violenza non è assenza di conflitto : è ripudio di ogni intolleranza e di ogni pregiudizio, è costruzione di ponti tra le culture, le identità, le appartenenze.

Rispettare gli altri, allora, non significa rinuncia, rassegnazione,arrendevolezza : le sue battaglie, quasi sempre controcorrente, Alexander Langer le ha condotte con coraggio ed a viso aperto.

Oggi il confronto politico è troppo spesso gridato, sopra le righe,si eccede nei toni e giudizi sulle persone, si appare sordi alle ragioni dell’interlocutore.

Proprio oggi, in un tempo come questo, abbiamo un grande bisogno di non dimenticare quella lezione di buona politica che Alexander Langer ci ha lasciato con il suo esempio e con la sua esperienza nei movimenti e nelle istituzioni.

 

 

Li ritroviamo pienamente,questi valori, nelle motivazioni che accompagnano il conferimento dei Premi.

Ricorrono, nelle motivazioni, alcune parole : libertà, uguaglianza, convivenza, tolleranza religiosa, parità tra i sessi,  tutela della natura, diritti umani. Sono le tessere di un mosaico che benrappresenta una moderna cultura democratica e una sensibilità nuova verso il destino del nostro pianeta.

Al centro di tutto questo ci sono la dignità della persona e l’inviolabilità dei suoi diritti.

 

Della dignità umana , parla anche l’esperienza dei “Donatori di musica” ai quali va il Premio Langer di quest’anno.

Si tratta di un gruppo di medici, artisti, infermieri, volontari che organizzano eventi musicali soprattutto nei reparti oncologici.

Nella motivazione del conferimento del premio si spiega bene che donare concerti a persone che vivono  una condizione di dolore e di estremo disagio, non è un atto di semplice carità o un puro tentativo di svago.

L’obiettivo dei “Donatori di musica” è quello, si dice nella motivazione, di “contrastare un modello di medicina che ancora tende a sequestrare il paziente in una enclave istituzionalizzata, a rinchiuderlo nell’identità esclusiva di malato di cancro ….Rompere la segregazione per dare spazio alle molte cose che un malato continua ad essere … costruire legami fra i degenti, i loro familiari e amici, gli artisti, gli operatori sanitari.”

Rompere la segregazione, costruire legami. In queste parole ci sono le ragioni che spiegano perché va ai “Donatori di musica” un premio che fino ad oggi è andato a personalità e associazioni impegnate per la pace, per la tutela dei diritti umani, per le libertà civili e politiche in ogni parte del mondo.

Perché si tratta comunque, lo dicevo poc’anzi, dell’impegno per la dignità della persona e l’inviolabilità dei suoi diritti.

Valori ai quali tutti noi teniamo molto.

Per questo ai “Donatori di musica” e alla “Fondazione Alexander Langer Stiftung”  va il ringraziamento e la sincera stima della Camera dei Deputati.

Grazie ancora di essere qui e buon lavoro a tutte e a tutti voi.

 

Sito della Presidente Boldrini

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