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Premio Alexander Langer 1997 a Khalida Messaoudi - Le motivazioni

C'è oggi una grande urgenza di mettere al centro dell'attenzione internazionale e degli uomini di buona volontà quanto sta accadendo in Algeria, perché i gravissimi attacchi cui è sottoposta la società civile di questo paese, a noi così vicino, non possono non interpellarci.

Nell'assegnare il Premio Alexander Langer per il 1997 a Khalida Messaoudi, il Comitato di Garanzia dell'associazione Pro Europa non vuole solo sottolineare quanto di coraggioso questa donna ha già fatto, ma soprattutto quanto deve ancora fare, come democratica e come donna, per difendere e riaffermare in Algeria quei principi di libertà, di uguaglianza, di convivenza, di dignità, di tolleranza religiosa, di parità fra i sessi che consideriamo universali e che già costituirono il patrimonio ideale di tante algerine e tanti algerini durante la lotta di liberazione anticoloniale.
Khalida Messaoudi, 39 anni, protagonista storica dei movimenti per i diritti civili per le donne in Algeria, è una figura di primo piano della resistenza democratica che lotta per non essere schiacciata fra l'integralismo islamico e il potere militare. Dal 1993 vive semi-clandestina nel suo stesso paese perché formalmente condannata a morte dagli integralisti islamici. Ha già subito due attentati dai quali è miracolosamente sfuggita. Condivide questa sorte con altri concittadini, noti o anonimi, che lavorano per lo stesso progetto di società e ai quali i fautori di un progetto totalitario negano il diritto primordiale alla vita e all'impegno pubblico. Nel 1992 ha collaborato con il presidente algerino Boudiaf, assassinato nel giugno dello stesso anno in circostanze non ancora chiarite. E' una delle principali animatrici dell'associazione "RACHDA"; co-fondatrice dell'associazione "S.O.S. Femmes en Détresse" e dirigente del partito "Rassemblement pour la Culture et la Democratie" (RCD) nelle cui liste è stata eletta in parlamento il 5 giugno 1997. Al centro del suo attuale impegno è la campagna "un milione di firme" per emendare il Codice della famiglia in vigore dal 1984 in favore dei diritti civili delle donne algerine.
Il Comitato di Garanzia auspica che il conferimento del Premio a Khalida Messaoudi sia solo l'inizio di un percorso di aiuto, attenzione, solidarietà nei confronti delle donne e degli uomini che in Algeria si battono per quei principi che sono stati tra gli impegni fondamentali di Alexander Langer e oggi dell'associazione Pro Europa.

p. il Comitato di Garanzia: Peter Kammerer (presidente), Birgit Daiber, Lisa Foa, Renzo Imbeni, Simonetta Nardin, Anna Segre, Gianni Sofri, Gianni Tamino, Massimo Tesei

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