Maddalena - volontaria di Ipsia Terre e Libertà
Testimonianza di Maddalena
E’ un giorno come un altro, grigio inglese. Uno di quei momenti in un cui ti chiedi se hai capito troppo oppure niente. Le cose che faccio non mi sembrano avere molto spessore. Mi sono appena svegliata, devo andare a lezione in università ma non mi va. Mi sento fiacca. Accendo il computer per vedere se qualcuno mi ha pensata durante il proprio tran-tran quotidiano. Le speranze non sono delle più alte. La vita a Milano sembra essere più frenetica di quanto mi ricordassi…
Ed eccola lì, in mezzo alle pubblicità e alle mail della mamma quella di un mio amico, soggetto: Osatica. La apro e parla di un piccolo mondo, di gente dagli occhi verdi che non aspetta altro che conoscerti, parla di un lago che divide due terre, di montagne che svettano davanti ai tuoi occhi per farti sentire piccina; parla di persone che vivendo di niente hanno imparato ad apprezzare tutto; bambini che non chiedono mai.
Sento già il profumo di quei luoghi, eppure sono ancora nella mia stanza: condominio 48/A porta numero 6. Il viola delle prugne, il verde delle mele, il nero delle more, sento già il sapore. Vedo pecore, cavalli, pastori e pastorelle. Parla di una scuola che è stata distrutta ma ha resistito nonostante tutto. E poi descrive una strada sterrata ricoperta da buche. Pozzanghere che specchiano, dividono e moltiplicano. E’ un oosto dalle mille sfaccettature. Un pulmino volkswagen verde smeraldo con il suo clacson invita i bambini a salire.
Sbatte una porta. Ritorno alla realtà. Si sono fatte le 11.00. Corro a scuola, sono in ritardo per la lezione. Mi sento meglio; tutto sommato non sto così male. E’ un attimo, e sono già là.
Maddalena - Osatica Srebrenica - Bosnia Erzegovina
I volontari di Ipsia - terre e Libertà hanno realizzato un campo di volontariato nei villaggi di Osat e Osatica durante la Settimana Internazionale della Memoria
Tratto dal sito del progetto Ipsia - Terre e Libertà