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Il presidente della Giunta Provinciale Durnwalder incontra sindaco di Srebrenica: aiuti per un Centro di documentazione storica

16.5.2008, Uff.stampa GP
Il progetto di un Centro di storia e informazione a Srebrenica, che elabori e rilegga in particolare gli avvenimenti che hanno attraversato la Bosnia durante la guerra, è stato al centro dell’incontro che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha avuto oggi (15 maggio) a Bolzano con il sindaco e una delegazione della città balcanica. Si è discusso anche del possibile contributo finanziario della Giunta al progetto.

Durnwalder con la delegazione di Srebrenica (Foto USP/Pertl)Durnwalder con la delegazione di Srebrenica (Foto USP/Pertl)

Un Centro di informazione e documentazione che aiuti a rielaborare il terribile periodo storico e i lutti vissuti da Srebrenica e dalla Bosnia, culminati con il massacro del 1995: questo il progetto che la comunità della città balcanica intende realizzare e che ha discusso a Palazzo Widmann con il presidente Durnwalder. "Vogliamo contribuire ad una rilettura obiettiva della storia e a fissare quella tragedia nella memoria collettiva, per aiutare sulla strada della pacifica convivenza in tutta la regione", ha detto Durnwalder.

Alla delegazione bosniaca il Presidente ha illustrato gli sviluppi dell'autonomia altoatesina e in particolare il sistema scolastico e professionale per la formazione delle future generazioni. Dagli ospiti è giunto un grazie per i diversi progetti che la Provincia ha già avviato in Bosnia. "Ora ho chiesto di vedere il progetto e il piano di finanziamento del futuro Centro informativo, per dare modo poi alla Giunta provinciale di intervenire", ha concluso Durnwalder. 

La regione di Srebrenica a metà degli anni Novanta era diventata un centro di accoglienza di molti sfollati musulmani di buona parte della Bosnia Erzegovina, confermandosi come vera e propria enclave a pochi chilometri dal fiume Drina, che ieri come oggi segna il confine con la Serbia. Dall’11 luglio 1995 quasi tutti i maschi sopra i 14 anni furono trucidati. Dopo la guerra conclusa con gli accordi di Dayton, almeno 97mila vittime sono state identificate in Bosnia.

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