Luciana Moretto: Corpi celesti, la prima stella fissa
…una voce interiore simile a quella che pare di udire a volte, quando si ascolta il ‘ ronzio ‘ delle stelle, sta pronunciando le parole mitiche della speranza: parole utopiche, è vero, ma anche le sole che possono girare nell’orbita più grande che ci sia. ‘
Nadine Gordimer
Nella foschia che abbacina e confonde
la turba indistinta di uomini e di morti,
simulacri della storia che ci sta
alle spalle, che ci sta ‘ sulle spalle ‘
come un peso che opprime e affatica
mentre ci occlude la vista del cielo
da parte mia tre punti luminosi
ho ravvisato a guisa di bussola
nel buio, tre stelle di cui non dirò
il nome ma certo nitide e distinte
all’occhio attento e sentinella
di immobili luminescenze proprie
alle sfere più alte dell’umano
LA PRIMA STELLA FISSA
A tal punto ardua la sua traversata
della vita, passatore
tra popoli diversi, alzabandiera
di quella eterna utopia di pace
che lo indusse a progettare ponti,
scavalcare muri, ostacoli di natura
politica, lingua, etnia,
una corsa così affannosa
- sconfortante? -
da spingerlo a cercare un giorno di luglio
tra i rami di un albicocco
l’irrevocabile riposo.
Così che oggi lassù
nella remota quiete di Telves
dal suo tumulo in nuda terra
s’alza tra le altre
e anche un poco più alta
la fiamma di una calendula,
cera vergine di quella candela
che non si consuma, se la tieni accesa
LA SECONDA STELLA FISSA
C’è chi si indigna, chi ne parla come
di una sorte ineluttabile e fatale,
chi gira il capo dall’altra parte
chi invece non la vuole cancellare
dalla sua vita quell’utopia di giustizia,
utopia cristiana di liberazione.
Sociologo e Sacerdote,
fu un lucido percorso culturale
sapiente di strategia politica
a condurlo alla guerriglia nella giungla
così da imbattersi - forma perfetta che Dio
conobbe fin dai primordi -
nel suo destino sudamericano.
Colpito a morte in un conflitto
a fuoco, nel luogo stesso in cui cadde
una croce di luce apparve,
luce di vita a vincere la morte.
Giorno glorioso quel giorno di febbraio
una data da ritenere a memoria per un esame,
un luogo da ricercare in un atlante
LA TERZA STELLA FISSA
Fu lui stesso a scrivere ‘ Morirò a Parigi
forse un giovedì come oggi, d’autunno ‘
ma fallì la preveggenza
non era un giovedì e non era autunno
quando il poeta del poco e del nulla morì
orfano del suo focolare sulle Ande,
esclusione e fame gli furono compagne
nella continua lotta con un potere
che non si vede
mentre tutti gli uomini della terra
uniti insieme in miracolosa presenza
furono motivo
di intensa intuizione poetica:
la resurrezione da morte di un combattente
Luciana Morettto (Oderzo)
Testo selezionato ed esposto fino al 20 Dicembre 2017 presso il Cortile Cafè di Bologna per il Concorso ' Comunitarismo ' bandito da Civico 32 e il Blog Versante Ripido