Il governo della Repubblica Srpska aveva ordinato la chiusura dei lavori di ricostruzione delle terme di Srebrenica. Ora un tribunale ha dato ragione all'impresa costruttrice
La ricostruzione delle terme ha fatto passi da gigante in pochi mesi [altro che tempi bosniaci..], ma è bloccata dall'inizio di maggio in attesa dell'esito del contenzioso che si è aperto, per l'impianto d'imbottigliamento dell'acqua. Il governo della Republika Srpska ha intimato infatti la demolizione delle strutture per presunte irregolarità edilizie, in quanto, se gli impianti venissero ultimati, sarebbe "costretto" firmare le concessioni per la commercializzazione dell'acqua]. Vanno invece avanti i lavori di ricostruzione delle strutture ricettive [in ristrutturazione il Domavia, un nuovo hotel vicino al Municipio in avanzata fase di costruzione; l'Argentaria che dovrebbe diventare uno dei centri termali più moderni dei Balcani occidentali].
Proprio un boom, in attesa dei ventilati 350 posti di lavoro che l'impresario si è formalmente impegnato a dividere a metà tra serbi e bošnjaci [sembra sia stato proprio questo il motivo per cui il governo di Banja Luka si sia messo di traverso..].
La compattezza del Consiglio Comunale e la raccolta di 5.000 firme di srebreničani di tutte le parti, hanno fatto capire quanto sia decisiva questa partita per il futuro di Srebrenica
luglio 2011
11 agosto 2011
E' stato accolto dal tribunale il ricorso presentato dall'impresa costruttrice.
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