Euromediterranea Euromediterranea 2007: Aids - Sudafrica

2003: peace/guerra Frieden 2004: Europa 25-es.Polonia 2005: Langer/Srebrenica 2006: Anak Indonesia 2007: Aids - Sudafrica
2008: Ayuub - Somalia 2009: equal rights Iran 2010: memoria attiva 2011 haiti alive 2012 - Arabellion - Tunisia 2013 - L'arte del prendersi cura 2014 - Borderlands 2015 - Da Langer a Srebrenica 2016 Euromediterranea 2017 - Andare oltre 2018 - Una terra in dialogo 2019 - Pro Europa 2022 - Legami Beziehungen 2023: Olga Karatch
2005 10 anni con Alex (15) 2005 Brindisi per Alex (7) 2005 euromed - Sarajevo (6) 2005 Ricordi (5) 2006 Children of Memory (13) 2006 euromed-Ibu award (14) 2012 Arabellion! Donne in cammino (0) euromed 2005 - Brenner/o (11) euromed 2005 - Convivenza (12) euromed 2005 - ecologia (12) euromed 2005 - Hallo Ibrahim (2) euromed 2005 - Landtag (5) euromed 2005 - musica (19) euromed 2005 - srebrenica (17) euromed 2005 - srebrenica 2 (18) euromed 2005 - srebrenica 3 (17) euromed 2005 - srebrenica 4 (14) euromed 2005 - summerschool (18) euromed 2005 - summerschool 2 (19) euromed 2005 - summerschool 3 (6) euromed 2009 - Iran (58) euromed 2013-donatori musica (46) Euromed 2015-alex/Bosnia (40) euromediterranea 2011 - Haiti alive (14) EUROMEDITERRANEA 2014 BORDERLANDS (2) EUROMEDITERRANEA 2016 (21) Euromediterranea 2022 - Legami Beziehungen (2)

A Zackie Achmat, Sudafrica, il premio internazionale Alexander Langer 2007

28.6.2007

Il Comitato Scientifico della Fondazione, composto da Annamaria Gentili (presidente), Anna Bravo, Barbara Bertoncin, Edi Rabini, Fabio Levi, Francesco Palermo, Franco Travaglini, Gianni Tamino, Grazia Barbiero, Helmuth  Moroder, Liliana Cori, Mao Valpiana, Margit Pieber, Pinuccia Montanari, Ursula Apitzsch, ha deciso di attribuire il premio internazionale Alexander Langer 2007 a Zackie Achmat, direttore della ONG Sudafricana “Treatment Action Campaign - TAC”  L’Aids è una malattia globale, che riguarda tutto il mondo e sta devastando soprattutto le società e comunità più vulnerabili, quelle che devono subire il peso di una crescente povertà, emarginazione e disuguaglianza. In Sudafrica la drammaticità dei dati sulla diffusione e le conseguenze economiche e sociali dell’HIV/AIDS hanno avuto un profondo impatto sul modo in cui da un lato il governo e dall’altro le organizzazioni della società civile hanno riposto alla pandemia. La lotta all'aids ci mette di fronte a numerose questioni complesse e delicate. In particolare solleva il problema del bilanciamento tra i diritti delle case farmaceutiche in possesso dei brevetti internazionali (copy rights, patents ecc.) e altri diritti che l’avanzata Costituzione sudafricana definisce “fondamentali”, come quelli alla vita, alla dignità umana, alle cure sanitarie, alla giustizia economica.Zackie Achmat e l’organizzazione non governativa TAC (Treatment Action Campaign) lottano in Sudafrica contro la diffusione del virus Hiv e per il riconoscimento di un pieno diritto alle cure per i malati di Aids.A tale scopo hanno promosso forme di lotta fondate nello stesso tempo sull’azione giudiziaria, la mobilitazione internazionale e la disobbedienza civile, ispirandosi alle esperienze che anni prima avevano portato alla vittoria sull’apartheid. La TAC si rivolge con varie forme di protesta non violenta al governo sudafricano e alle industrie farmaceutiche, presentando a ogni passo i suoi argomenti alle Corti di giustizia, e nel contempo denunciando e intervenendo contro ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali. La rete realizzata dalla TAC riunisce la comunità scientifica e gli uomini e le donne, soprattutto delle aree e comunità più povere, sviluppando un vasto spazio di rivendicazione della promessa di una “cittadinanza sociale” ovvero il diritto di accesso alle cure sanitarie per tutti sancito dalla costituzione.Durante le lunghe campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica Zacke Achmat, lui stesso sieropositivo, ha rifiutato per un lungo periodo di assumere le necessarie medicine antivirali, dichiarando di voler riprendere le cure solo quando il governo avesse garantito analoga possibilità a tutti i sudafricani malati di Aids.Contemporeamente la TAC iniziò ad acquistare farmaci “generici”, utilizzati per il trattamento dell’infezione, da altri paesi, come la Thailandia, in cui le rispettive discipline legislative consentono la produzione di tali farmaci. Zackie Achmat ha portato di persona in Sudafrica un considerevole quantitativo di tali farmaci.Nel 1998 alcune multinazionali farmaceutiche, proprietarie dei brevetti, denunciarono davanti al Tribunale di Pretoria il governo Sudafricano per la decisione di ridurre i costi delle medicine antivirali, ma una campagna di sensibilizzazione internazionale le convinsero a ritirare la denuncia e a concludere con il governo una trattativa per una riduzione consistente del prezzo di acquisto.Zackie Achmat, nato nel 1962, di origine indiana, tra il 1976 ed il 1980 è stato arrestato più volte e incarcerato tre mesi per azioni di protesta contro l’apartheit e la repressione della rivolta di Soweto. Nel 1998 fonda la TAC.Per il suo impegno di lotta all’AIDS, affrontata in modo concreto e innovativo, Zackie Achmat ha ottenuto nel suo paese alcuni prestigiosi riconoscimenti, tra i quali nel 2003 il premio “Nelson Mandela”. Ulteriori notizie sul suo lavoro si trovano nel sito dell’associazione TAC http://www.tac.org.za.

Il premio, dotato di 10.000 euro, offerti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano,  gli verrà consegnato a Bolzano il 29 giugno 2007 nell’ambito dell’annuale incontro “Euromediterranea”, quest’anno dedicato al tema dell’esperienza sudafricana di lotta all’AIDS e del riconoscimento costituzionale dei diritti fondamentali.

Ingrid Facchinelli, presidente della Fondazione Alexander Langer

pro dialog