Libertà per Khalida Toumi
Più conosciuta in Italia come Khalida Messaoudi, è stata una combattente per i diritti delle donne. Vincitrice del premio Langer 1997 è stata condannata a morte nel 1993 dall'integralismo islamico e ferita negli anni terribili in cui il terrore islamista costò al paese duecentomila morti. Si è battuta per la riforma dell’istruzione e del codice di famiglia ed è stata Ministra della cultura dal 2002 al 2014.
Nel 2015 è stata fra i firmatari della cosiddetta "lettera dei 19", sottoscritta da personalità politiche e culturali, che esprimeva inquietudine per la situazione del Paese e chiedeva al Presidente della Repubblica di chiarire le dinamiche istituzionali in atto.
Khalida Toumi gode di un ampio prestigio internazionale per essere sempre stata in prima fila nella difesa dei diritti civili, impegno che anche di recente l'ha portata a chiedere la liberazione dei giornalisti e dei militanti del movimento di rivolta popolare Hirak imprigionati, e in particolare quella di Louise Hanoune, Presidente del partito dei lavoratori.
Il 4 novembre 2019 è stata arrestata e posta in detenzione preventiva nel carcere di El Harrach con l'accusa infondata di sperpero di denaro pubblico, ma successivamente è stata trasferita nella sezione dei prigionieri politici.
Auspichiamo che l'elezione del Presidente Tebboune apra una stagione nuova di dialogo nel Paese e chiediamo che Khalida e gli altri prigionieri politici ancora in carcere siano liberati al più presto.