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3.4 - Minoranze
Anche le vicende della guerra nell'ex-Jugoslavia ci insegnano ed ammoniscono. Quando in Jugoslavia soffiava il vento dell'autodeterminazione (soprattutto slovena, all'inizio), anche nel Sudtirolo vi sono state spinte in quella direzione. "se l'autodeterminazione vale per gli sloveni rispetto alla Jugoslavia, perchè allora non anche per noi rispetto all'Italia?" Ma poi, quando si sono viste le drammatiche conseguenze di guerra e di violenza, l'opinione pubblica si è spontaneamente orientata piuttosto verso obiettivi ed ideali di stabilizzazione pacifica e di convivenza pluri-etnica. C'è stata, inoltre, una vasta espressione di solidarietà verso tutte le vittime di questa guerra, anche se nei primi tempi (come nella vicina Austria) si era privilegiato l'aiuto a sloveni croati: è come se si capisse più a fondo che in uno scontro inter-etnico la ragione ed il torto non stanno mai da una sola parte. (101)
Abbiamo già parlato dell'impegno pacifista di Langer e di come questo si colleghi al più generale impegno per la convivenza tra "diversi", e abbiamo anche già fatto riferimento a come la battaglia ambientalista si saldi con i valori della convivenza, la tutela dei diritti umani individuali e di gruppo, la valorizzazione delle diversità e l'emancipazione dei popoli oppressi dei paesi del sud del mondo, (102) in un'ottica tipica di tutta un'area culturale alternativa che fa riferimento a Galtung, Illich ed altri. Qui vogliamo solo passare in rassegna il materiale a nostra disposizione in cui Langer si occupa delle "altre minoranze", in modo da poter introdurre il paragrafo conclusivo nel quale ci sforzeremo di identificare se esista una sua teoria della convivenza ed eventualmente quali caratteristiche essa assuma.