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Dichiarazione dopo il vittorioso no alla brevettazione di vita
1.3.1995
Alexander Langer subito dopo il voto al P.E. ha dichiarato: "Il Parlamento europeo ha preso oggi una decisione storica, respingendo con 240 voti contro 188 (23 astenuti) la direttiva sulla protezione giuridica delle biotecnologie. Una vasta coalizione fatta di parlamentari di gruppi e paesi assai differenziati ha trovato il coraggio di opporsi alla fortissima lobby delle industrie biotecnologiche - dispiace che proprio in qualche famiglia politica dove la sensibilità bioetica dovrebbe essere particolarmente sviluppata, abbia prevalso l'allineamento con presunte ragioni della scienza e della tecnica. La 'proprietà intellettuale' di piante, animali e derivati umani, e la loro appropriazione da parte di grandi aziende multinazionali, urta contro ragioni etiche, ambientali e di giustizia internazionale (nord-sud). Il Gruppo Verde è contento di aver contribuito in modo decisivo a far maturare questo orientamento del Parlamento europeo, che è un vero atto di civiltà ed un segnale di consapevole autolimitazione contro la tentazione dell'arroganza scientifica, tecnologica ed industriale. Questa volta abbiamo saputo impedire che si mettesse un cartellino col prezzo e col nome delle ditte a ciò che la vita ha liberamente generato e messo in circolazione."
Bruxelles, 1.3.1995
informazioni: tel.0032-2-2845206, fax 2849206
ERKLÄRUNG DES GRÜNEN FRAKTIONSVORSITZENDEN
ALEXANDER LANGER NACH DEM VOTUM DES
EUROPA-PARLAMENTS GEGEN DIE PATENTIERUNG VON LEBEN
Alexander Langer sofort nach der Abstimmung des Europäischen Parlaments: "Das E.P. hat heute eine historische Entscheidung getroffen, indem es mit 240 gegen 188 Stimmen (bei 23 Enthaltungen) die Richtlinie über die Patentierung von Biotechnologien abgelehnt hat. Eine breite Koalition von Parlamentariern aus allen Fraktionen und Ländern hat sich stark genug gezeigt, der eindringlichen Lobby der biotechnologischen Industrie die Stirn zu bieten. Schade, daß man bei der "Europäischen Volkspartei/Christdemokraten" (mit etlichen mutigen Ausnahmen) - also einer politischen Familie, in der man für Bioethik besonders aufgeschlossen sein müßte - letztlich einen Kniefall vor den angeblichen Interessen von Wissenschaft und Technik getan hat. Das "geistige Eigentum" an Pflanzen, Tieren und menschlicher biologischer Substanz und dessen Aneignung durch die großen Multis der interessierten Branchen steht im krassen Widerspruch zu Ethik, Umwelt und internationaler Gerechtigkeit (Nord-Süd-Beziehungen). Die Grünen im E.P. freuen sich sehr, daß sie so wesentlich dazu beitragen durften, diese Entscheidung des Europäischen Parlaments herbeizuführen, die einen echten Akt europäischer Zivilisation darstellt: ein Akt der Selbstbegrenzung gegenüber wissenschaftlicher, technologischer und industrieller Überheblichkeit. Diesmal ist es gelungen zu verhindern, daß ein Schildchen mit Firmennamen und Marktpreisen an Lebewesen geheftet wird, die dadurch immer mehr zu handelbarer Industrieware verkommen würden."
Brüssel, 1.3.1995
Auskunft: 0032-2-2845206, Fax 2849206
Fußnote für Südtirol: Michl Ebner hat, wie die meisten Christdemokraten, für die Richtlinie gestimmt; in seiner Fraktion stimmten jedoch u.a. Otto v.Habsburg dagegen.