Euromediterranea Euromediterranea 2023: Olga Karatch

2003: peace/guerra Frieden 2004: Europa 25-es.Polonia 2005: Langer/Srebrenica 2006: Anak Indonesia 2007: Aids - Sudafrica 2008: Ayuub - Somalia 2009: equal rights Iran 2010: memoria attiva 2011 haiti alive 2012 - Arabellion - Tunisia 2013 - L'arte del prendersi cura 2014 - Borderlands 2015 - Da Langer a Srebrenica 2016 Euromediterranea 2017 - Andare oltre 2018 - Una terra in dialogo 2019 - Pro Europa 2022 - Legami Beziehungen 2023: Olga Karatch
2005 10 anni con Alex (15) 2005 Brindisi per Alex (7) 2005 euromed - Sarajevo (6) 2005 Ricordi (5) 2006 Children of Memory (13) 2006 euromed-Ibu award (14) 2012 Arabellion! Donne in cammino (0) euromed 2005 - Brenner/o (11) euromed 2005 - Convivenza (12) euromed 2005 - ecologia (12) euromed 2005 - Hallo Ibrahim (2) euromed 2005 - Landtag (5) euromed 2005 - musica (19) euromed 2005 - srebrenica (17) euromed 2005 - srebrenica 2 (18) euromed 2005 - srebrenica 3 (17) euromed 2005 - srebrenica 4 (14) euromed 2005 - summerschool (18) euromed 2005 - summerschool 2 (19) euromed 2005 - summerschool 3 (6) euromed 2009 - Iran (58) euromed 2013-donatori musica (46) Euromed 2015-alex/Bosnia (40) euromediterranea 2011 - Haiti alive (14) EUROMEDITERRANEA 2014 BORDERLANDS (2) EUROMEDITERRANEA 2016 (21) Euromediterranea 2022 - Legami Beziehungen (2)

La cerimonia del Premio Langer alla Camera dei deputati

"È un vero onore per me e mi impegnerò ancora nella lotta per la pace, contro la militarizzazione e per i diritti delle persone vulnerabili ed emarginate che ancora oggi necessitano di protezione. Oggi più che mai, poiché incombe la minaccia della terza guerra mondiale, poiché in Ucraina e a Gaza, come in tanti paesi dimenticati da tutti, ci sono ancora guerre sanguinose e nessuno si ferma nonostante le tante vittime, la voce della ragione e della nonviolenza si deve fare più forte che mai".
Queste sono state le parole di Olga Karatch alla cerimonia del “Premio Alexander Langer 2023” che si è tenuta nella giornata di ieri alla Camera dei deputati. Il Comitato scientifico della Fondazione Langer insignendo Olga Karatch del premio internazionale ha voluto riconoscere pubblicamente la sua attività di denuncia delle violazioni dei diritti in Bielorussia che porta avanti attraverso la rete di organizzazioni da lei fondata Nash Dom (La nostra casa).
Essere difensore o difensori dei diritti umani in Bielorussia significa mettere a rischio la propria libertà e la propria vita. Come si legge nell’ultimo rapporto annuale di Amnesty International “le autorità hanno impedito ai difensori dei diritti umani di svolgere il loro lavoro e li hanno sottoposti a detenzione arbitraria, violenze e intimidazioni.” La Bielorussia, inoltre, è l’unico paese europeo a non aver abbandonato la pena di morte.
Per la “colpa” di essersi schierata dalla parte dei diritti umani Olga è stata più volte incarcerata, torturata, e condannata alla pena di morte. Per questo motivo oggi vive in esilio a Vilnius dove prosegue la sua incessante attività nonviolenta di difesa dei diritti. Il suo impegno riguarda in particolare il diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare. Al centro della campagna “No means No” lanciata da Nash Dom contro la coscrizione nell’esercito di Lukashenko ci sono tanti uomini che rifiutandosi di imbracciare "sono diventati criminali che non vengono accolti da nessuno, da nessuna parte” ha detto Karatch, sottolineando che oggi in Bielorussia i disertori vengono anche puniti con la pena di morte e il carcere, “nel 2022 circa 400 uomini in Bielorussia sono stati condannati per non essersi arruolati nell’esercito”.
Il giorno della cerimonia, 22 febbraio, vuole ricordare l’anniversario di nascita di Alexander Langer che quest’anno avrebbe compiuto settantotto anni. Il suo pensiero però, continua a rimanere in vita e a farsi azione attraverso tante storie di persone come Olga, spesso sconosciute al grande pubblico, che lottano quotidianamente per la libertà e la dignità umana.
Ringraziamo la Vice Presidente della Cemera dei deputati per la sensibilità e per l'accoglienza nella prestigiosa Sala del Cavaliere di Montecitorio.
pro dialog