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Irfanka Pašagić, l'11 luglio 2017 di Srebrenica

7.7.2017, Tuzlanska Amica, (Foto, opera dello scultore suditorolese Lois Anvidalfarei)
 

L'11 luglio si avvicina. Sono 22 anni dal genocidio di Srebrenica. Genocidio che viene commemorato in tanti Paesi del mondo, ma non nella Republika Srpska, entita' della Bosnia Erzegovina dove si trova Srebrenica!

La negazione del genocidio si sta qui rafforzando e ogni luglio diventa più brutale. E il sindaco di Srebrenica per la prima volta non ci sarà alla commemorazione: lui il genocidio non lo riconosce. Al suo posto,  il 7 luglio di quest'anno, con le risorse del Comune, a Srebrenica ci sarà la promozione del libro di Ljiljana Bulatović “Srebrenica, menzogna e  incastro del popolo serbo”. Quel giorno sarà mostrato anche il film sui volontari russi. L'attuale sindaco di Srebrenica, Mladen Grujicic, anche in passato è stato promotore di libri simili a questo.

Ljiljana Bulatović, che da molti viene chiamata la scrittrice di Ratko Mladić, comandante di guerra dell'esercito della Republika Srpska che viene processato all'Aja per genocidio e altri crimini commessi in Bosnia Erzegovina, ha scritto tre libri su Srebrenica, di cui uno su Ratko Mladić e uno su Radovan Karadžić, glorificando i criminali e umiliando le vittime. Tra l'altro, durante una presentazione  a Belgrado nel 2005 per la promozione del libro su Ratko Mladić “ Rapporto al comandante”, la Bulatović aveva dichiarato che il cimitero di Potočari dovrebbe essere arato e coltivato, perchè la terra è fertile.  Alcune sue presentazioni sono state vietate in Serbia, ma lei ha ancora un grande spazio nei media e nelle tribune pubbliche in questo paese.
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Quest'anno al Memoriale di Potočari saranno seppelliti i resti di 70 vittime bosgnacche, ritrovati in diverse fosse comuni e identificati. Tra loro anche sette minorenni. Il più piccolo di loro è Damir Suljic che aveva 15 anni. La maggior parte di loro saranno seppelliti accanto ai padri, ai fratelli, a parenti ritrovati prima di loro… La vittima più anziana, Alija Salihović, aveva 72 anni  e ì suoi resti sono stati ritrovati in due fosse comuni a Zeleni Jadar e Pusmulići.

Finora a Potočari sono stati seppelliti 6.504 corpi, di cui 6.429 sono vittime di genocidio, mentre 75 seppelliti non sono vittime del genocidio ma sono stati seppelliti accanto ai membri della loro famiglia.  Altre 233 vittime, su richiesta dei famigliari, giacciono in altri cimiteri.

Le vittime del genocidio sono state ritrovate in 150 diverse località. Nella zona di Podrinje sono state ritrovate 81 fosse comuni, di cui solo otto primarie. Non posso immaginare quanto debba essere malata una mente per dissotterrare e portare i resti delle persone uccise in diverse località per coprire il crimine e rendere l'identificazione più difficile.
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L'altro giorno c'è stata l'iniziativa di dedicare nel centro di Srebrenica un monumento in onore di Vitaly Chirkin, rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, colui che con il suo veto aveva impedito l'adozione della Risoluzione britannica su Srebrenica l'8 luglio del 2015. Per ora la proposta è stata rigettata… In questa entità non si può studiare la lingua bosniaca, non si possono studiare il genocidio e i crimini commessi, ogni giorno i criminali di guerra vengono glorificati e premiati, e a loro nomi vengono dati a strutture e istituzioni pubbliche…

Dodik poco tempo fa disse che nella Republika Srpska non verranno studiati il genocidio di Srebrenica e l'assedio di Sarajevo. Anche la lingua bosniaca è stata espulsa da questa entità.
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Ricordo bene la conversazione di Ratko Mladić quando ordina il bombardamento di Velesic, parte di Sarajevo, con la frase “ Razvucite im pamet” (Nel senso di "fateli diventare matti"). Penso che questo ”razvucite im pamet” sta accadendo ancora ai cittadini di Srebrenica di tutte le nazionalità, solo che questa volta I mezzi sono diversi.
 

Post Scriptum 6.7.2017

A causa della pressione di ONG e di istituzioni della Bosnia Erzegovina, così come di un gruppo di ONG della Serbia (Comitato Helsinki per i diritti umani della Serbia, Centro per la decontaminazione culturale, Iniziativa civica, Centro belgradese per i diritti umani, YUCOM- Comitato di giuristi per i diritti umani, Donne in nero, Fondo per il diritto umanitario,  Iniziativa giovanile per i diritti umani e Associazione indipendente dei giornalisti della Vojvodina) la promozione del libro di Ljiljana Bulatović a Srebrenica, che doveva tenersi il 7 luglio, è stata rimandata.

A Banja Luka l'11 luglio, giornata del genocidio, è stato fissato un raduno in sostegno a Ratko Mladić, accusato all'Aja anche per il genocidio di Srebrenica.

Post scriptum 7.7

Il Comando di Polizia della città di Banja Luka ha autorizzato che si tenga il raduno "Sostegno al generale Ratko Mladić- Stop alle bugie su Srebrenica" l'11 luglio.
Il raduno viene organizzato dall'associazione "Srpski sabor zavetnici".
Il Comando di Polizia di Banja Luka dice che sono stati soddisfatti tutti i requisiti previsti dalla legge sulle riunioni pubbliche e che non c'era motivo per un divieto.
Dragan Bursac di Banja Luka, che scrive per il portale Buka, per Radio Europa Libera dice:
"Dappertutto nel mondo ci sono associazioni parafasciste e questo non è un segreto. Però che lo Stato, in questo caso a Banja Luka, più precisamente il Ministero degli Affari Interni, non vieti ma anzi autorizzi un evento parafascista, è a dir poco scandaloso".
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Domani da Nezuk verso Srebrenica parte la Marcia per la Pace, con migliaia di partecipanti provenienti da tanti Stati.

Post Scriptum 11.7.2017

Pensavo, dopo venticinque anni, d'aver sentito tutto. Ma non è così. Perché solo in pochi sono sopravvissuti ad alcuni orrori...

Post Scriptum 12.7.2017

Oggi, 12 luglio 2017, dopo l'ultimo saluto a Tuzla, sono partiti i resti di altre due sorelle di Zijo Ribic, uccise nel 1992 insieme ad altre quattro sorelle, al fratello e ai genitori. Una aveva due anni, l'altra tre.

Il funerale sarà a Skocic, nel comune di Zvornik, poco lontano dal luogo dove sono stati uccisi, dove vivevano e dove resteranno per sempre, come la più grande testimonianza del male che gli uomini possono fare.
In questi giorni penso spesso a quelli che continuano a vivere con la consapevolezza d'aver ucciso dei bambini. Cosi'...

Spero solo che un giorno qualcuno dei loro figli gli chieda- MA PERCHE'?

Post scriptum 14.7.2017

Nell'ombra della prevista e poi rimandata promozione del libro di Biljana Bulatović che glorifica gli accusati del il genocidio di Srebrenica, del previsto e poi rimandato meeting di sostegno a Ratko Mladić, del tentativo di negare tutto il male che è stato commesso a Srebrenica, il 12 luglio a Srebrenica e Bratunac c'è stata la commemorazione dei soldati e dei civili serbi uccisi durante la guerra dal 1992 al 1995. Tra loro anche miei amici, amici dei miei genitori... Sono state fisicamente uccise delle amicizie custodite da generazioni.

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Non credo che il dolore di nessuna delle madri serbe sarebbe stato minore se queste manifestazioni si fossero tenute né che i folli tentativi di negare il genocidio abbiano reso il loro dolore più sopportabile. Ma tutti gli anni, ogni volta da capo, le autorità della Republika Srpska  aiutate in ciò prima di tutto dai media della Serbia (più di tutti Informer, Srpski Telegraf,  quotidiano vicino alla struttura al potere)  cercano di convincerci in un diverso scenario degli avvenimenti di Srebrenica, non solo del 1995, inventando da capo nuove teorie del complotto… Sulla copertina del 12 luglio, giornata di ricordo alle vittime serbe, il giorno dopo il ventiduesimo anniversario del genocidio dei bosgnacchi, quest'anno dal Srpski Telegraf abbiamo potuto “scoprire” che: L'OCCIDENTE HA MONTATO IL CRIMINE, QUESTA E' LA VERITA' SU SREBRENICA.


Biljana Plavšić  (ndr. presidentessa della Repubblica Srpska durante la guerra, condannata all'Aja per crimini contro l'umanità): Clinton ha sottolineato a Izetbegović che devono esserci almeno 5000 massacrati
Mentre si manipola, anche di alcune migliaia, il numero delle vittime,  sulla Serbia viene fatta una forte pressione affinché riconosca il genocidio.
Ibran Mustafić, fondatore di SDA afferma: sono più di 500 i bosgnacchi uccisi dai bosgnacchi.

E in più, dopo l'arresto in Grecia del gruppo di ragazzi serbi per l'omicidio di un americano, menzionano Orić, il comandante bellico di Srebrenica. E' curioso che loro siano gli unici ad “avere” questa informazione.
Gli arrestati a  Zakynthos stanno vivendo un orrore. Il nipote di Orić (ndr. figlio della sorella di Orić) sta tramando per far andare in galera i serbi in Grecia.  E' stata rinviata l'udienza sull'uccisione dell'americano, fermato un altro ragazzo di Belgrado

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Mi scuso se ho “soffocato” qualcuno di voi con i miei scritti negli ultimi giorni, ma dovevo farlo. Per Nedzad, ma anche per coloro che non hanno ottenuto quei pochi secondi in più e alcune gocce d'acqua, per le nuove tombe che stanno aspettando le ossa mai ritrovate degli uccisi, per I bambini che crescono e che hanno diritto di sapere la verità e di avere la promessa che l'orrore non si ripeterà. Perchè so che solo con la verità e la giustizia, con il confronto con quello che qualcuno ha fatto a noi o nel nostro nome, possiamo riportare la pace nell'anima e non permettere a nessuno di sfruttare la tragedia per i propri obiettivi malati. Ed evitare che già oggi molti aspettino con timore il prossimo luglio…

 Irfanka Pasagic

 

 

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