Irfanka Pašagić - Tuzla 24 marzo 2013
Nei villaggi e nelle piccole comunità vivono le persone che sanno com’è stato. Ci sarà bisogno di tempo per dare, sia da una parte che dall’altra, un nome certo a tutti i carnefici. E a chi nei momenti peggiori è rimasto uomo.
Ci sarà bisogno di tempo per riconoscere le vittime e far sì che gli uni dicano agli altri e sentano che gli dispiace. E quando ciò avverrà, potranno dire di aver vinto. Il passato non può essere dimenticato. E non deve. Per andare avanti le lezioni del passato possono essere una bussola. Per indicare come si deve e come non si deve fare. Perché se di nuovo seppelliamo la verità e se la giustizia non raggiunge coloro che hanno compiuto il male, diamo di nuovo la possibilità che qualcun altro, sulle ferite mai guarite del passato, uccida altre nuove Srebrenica. Nel frattempo è necessario aiutarli a costruire. Insieme.
Irfanka Pašagić, Tuzlanska Amica