Alexander Langer sull'occupazione turca di Cipro

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Langer (V). — Signora Presidente, anche il nostro gruppo innanzitutto ritiene che l'occupazione di una parte di Cipro debba cessare e che l'isola debba essere reintegrata nella sua unità con garanzie per tutti. Non serve dire che Cipro è un'isola greca: Cipro è un'isola di tutti i ciprioti di lingua greca e di lingua turca e dovrà essere una comunità democratica e plurinazionale se vorrà ricrescere come unità di tutti.
Quindi noi siamo favorevoli a che il Consiglio decida presto, a che la Comunità invii un osservatore, però riteniamo — e questa è la ragione per cui voteremo il compromesso anche se non l'abbiamo firmato — che si debba dare un incentivo anche alla comunità turco-cipriota come pure alla Turchia che l'appoggia e che oggi occupa militarmente e illegalmente una parte dell'isola. Noi diciamo quindi che la partecipazione della Comunità europea al negoziato su Cipro, seppure solo sotto forma di osservatore, deve anche dare un incentivo politico per risolvere questo conflitto. Non basta solo richiamare il diritto violato, bisogna dare anche una prospettiva positiva. In questo senso auspichiamo che la Comunità usi la sua influenza non solo osservando ma anche positivamente incoraggiando questi colloqui.
 

Data 28 Ottobre 1993

Durata 00:01:33 Numero Indice PE057 Lingua italiano, traduzione simultanea in inglese

Argomenti CIPRO - ESTERI - PARLAMENTO EUROPEO - TURCHIA - UNIONE EUROPEA

In allegato verbale PE 28.10.1993

A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi