Alexander Langer sul regolamento del Parlamento europeo
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Langer (V). — Signor Presidente, siamo abituati a discutere qui le proposte regolamentari del collega Rogalla e devo confessare che, anch'io, sono tra coloro che spesso vedono un attentato ai diritti dei deputati nelle proposte di cui lui si fa portavoce, in quanto privilegia spesso la razionalizzazione dei nostri lavori rispetto ai diritti del singolo. Sono lieto di poter annunciare che questa volta — sia pur con qualche disagio — voteremo in favore della modifica proposta, non volendo offrire il destro a una specie di complicazione formalistica. Sostanzialmente, votando quello che l'onorevole Rogalla, a nome della commissione per il regolamento, ci propone, si va a legalizzare quanto viene già applicato nella realtà.
Vorrei tuttavia sottolineare, a nome del gruppo Verde, che non vorremmo con questo dare una generalizzata autorizzazione a procedere, a colpi di mano. Quindi riteniamo che le ventiquattro ore debbano essere l'eccezione. Fissiamo pure una soglia minima in questi termini. Ciò, tuttavia, non deve generare una consuetudine; il Parlamento non deve abituarsi a considerare che ventiquattro ore siano sufficienti per informare i deputati. Con queste riserve, voteremo a favore.
Data 06 Luglio 1992
Durata 00:01:29 Numero indice PE015 Lingua italiano, traduzione simultanea in francese
Argomenti AMMINISTRAZIONE - BUROCRAZIA - PARLAMENTO EUROPEO - REGOLAMENTO
In allegato verbale PE 06.07.1992
A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi
PE3_AP_DE_1992_DE19920706-030030IT.pdf (129 KB)