Alexander Langer sull'omicidio di Salvo Lima, parlamentare europeo
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Langer (V). — Signor Presidente, anche a nome del mio gruppo intendo dire che siamo rimasti costernati all'annuncio della notizia dell'assassinio — non sappiamo ancora in quali esatte circostanze — del collega Lima.
Anche se ci siamo sempre trovati ben lontani dalle sue posizioni e anche da una certa idea della politica e dell'agire, che il collega Lima quasi incarnava, siamo coscienti che siamo ora di fronte ad un atto gravissimo, con il quale si vuole colpire — direi — la stessa possibilità di «fare democrazia», in particolare in Sicilia, e condanniamo, quindi, nella maniera più risoluta questo delitto.
Esprimiamo ai familiari del collega ucciso tutta la nostra solidarietà e vogliamo sottolineare che bisogna finalmente che, in questo senso, la Sicilia diventi più europea, più democratica e che si tengano gli occhi aperti su quello che avviene lì: non è possibile che quella parte di territorio europeo sia praticamente sotto il dominio della mafia. Questo è forse il punto sul quale maggiormente ci distinguiamo dalla parte o dalla pratica politica impersonata dal collega scomparso.
Data 12 Marzo 1992
Durata 00:01:27 Numero indice PE853 Lingua italiano, traduzione simultanea in francese
Argomenti DECESSI - ITALIA - LIMA - MAFIA - PARLAMENTO EUROPEO - SICILIA - VIOLENZA
In allegato verbale PE 12.03.1992
A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi
PE3_AP_DE_1992_DE19920312-070030IT.pdf (116 KB)