Alexander Langer sul sostegno all'Albania con prestiti dell'Unione Europea

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Langer (V). — Signor Presidente, colleghe e colleghi, noi voteremo a favore di questo prestito per l'Albania, anche se ci domandiamo se, con una politica di prestiti, non si rischi di sospingere questo paese verso una situazione di indebitamento del genere del Terzo mondo. Quindi, non si dovrebbe essere ipocriti: si faccia un dono, se ne è il caso; trattandosi, però, di un prestito si diano reali garanzie, come la commissione per i bilanci peraltro chiede. Mi permetto di richiamare la vostra attenzione sulla situazione di fondo dell'Albania. È un paese così piccolo e così disastrato che se qui non riesce l'aiuto comunitario, credo che si possa senz'altro rinunciare ad ogni nostra idea di aiutare l'Est. Da questo punto di vista, l'Albania è, pertanto, un inappellabile banco di prova e questo deve essere un richiamo alla nostra responsabilità, a cominciare, ovviamente, dalla Commissione. Il secondo argomento che vorrei richiamare è questo: oggi l'Albania rischia di essere privata — a causa delle difficoltà di uno degli Stati membri, ossia l'Italia — della fonte principale di aiuto bilaterale di cui finora ha disposto. La Comunità deve saperlo e deve essere pronta, in un qualche modo, a ridistribuire e a «comunitarizzare» gli aiuti che, bilateralmente, l'Italia forse si troverà in grande difficoltà a dare. Infine — anche su questo sono d'accordo — noi abbiamo l'obbligo verso tutti i cittadini albanesi di chiedere al nuovo governo democratico, in questa occasione, uno sforzo particolare per costruire un vero Stato di diritto in cui tutti i diritti, anche di coloro che si trovano all'opposizione: i diritti umani, i diritti civili, i diritti politici, i diritti religiosi, siano garantiti, indipendentemente dalla etnia e dalla lingua, con un sistema giudiziario che ci auguriamo risponda presto ai criteri di uno Stato di diritto, in cui, quindi, ognuno — tanto che si trovi dalla parte del governo o dell'opposizione —sappia che i suoi diritti e il suo spazio saranno perfettamente rispettati e garantiti. Questo è un auspicio che, credo, abbiamo il diritto oggi, come Parlamento, di esprimere all'indirizzo dell'Albania, alla quale auguriamo altresì, nelle sue nuove condizioni di democrazia, uno sviluppo prospero e una concordia civile che questo paese dovrà, nei prossimi mesi, perseguire con rinnovata energia. (Il Parlamento approva il progetto di risoluzione legislativa).

Durata 00:02:48

Data 21 Aprile 1993 Numero indice PE169 Lingua italiano, traduzione simultanea in inglese

Argomenti ALBANIA - BALCANI - DEMOCRAZIA - ESTERI - EUROPA - INVESTIMENTI - ITALIA - PARLAMENTO EUROPEO - UNIONE EUROPEA

In allegato verbale PE 21.04.1993

A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi