Alexander Langer sul sostegno alle forze democratiche della ex Jugoslavia contro la "purificazione etnica" in corso
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Langer (V). — Signor Presidente, credo che oggi siamo sostanzialmente di fronte a questo bivio: o arrendersi alla Realpolitik del riconoscimento di fatto dei risultati della forza e quindi arrendersi alla cosiddetta «purificazione etnica» con spostamento, quando non sterminio, di centinaia di migliaia e di milioni di persone o, viceversa, salvare almeno quello che resta della convivenza multietnica in Bosnia e incoraggiare tutti coloro, in tutta l'ex Jugoslavia, che ancora non si fanno prendere dal fanatismo dell'impossibilità di convivenza, dell'esclusione forzata di chi non è della stessa etnia, della omogeneiz-zazione forzata secondo linee etniche e nazionali.
Noi non abbiamo dubbi: siamo per la seconda scelta. Non siamo favorevoli all'arrendersi, non siamo favorevoli a dare un sinistro segnale di epurazione e di spartizione etnica che, accettato nella Bosnia Erzegovina, sarà moltiplicato in tutto il resto dell'Europa orientale e centrale. Questo non lo vogliamo. Non siamo per la costruzione di Stati etnici e in questo senso sosteniamo la risoluzione di compromesso che anche noi abbiamo firmato
Data 20 Gennaio 1994
Durata 00:01:17 Numero indice PE168 Lingua italiano, traduzione simultanea in inglese
Argomenti BALCANI - BOSNIA ERZEGOVINA - DEMOCRAZIA - EST - ESTERI - EUROPA - JUGOSLAVIA - PARLAMENTO EUROPEO
In allegato verbale PE 20.01.1994
A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi
PE3_AP_DE_1993_DE19940120-010060IT.pdf (160 KB)