Alexander Langer Alexander Langer Video - Audio Interventi Parlamentari Ex Jugoslavia - Bosnia Erzegovina - Sarajevo

Scritti di Alex Langer Racconti e ricordi Dediche bibliografie - recensioni Tesi e ricerche Riviste Video - Audio
Interventi Parlamentari
Palestina - Israele Ex Jugoslavia - Bosnia Erzegovina - Sarajevo
Albania Europa e Parlamento Europeo Medio Oriente Pace Summit della Terra - Rio de Janeiro Diritto d'asilo Cipro Ambiente Discriminazioni e diseguaglianze Archivio
L’archivio di Alex Eventi
alexander langer (22) Cassar-Simma: Abbi cura - Trag Sorge - Take Care (11)

Alexander Langer per un riconoscimento dell'obiezione di coscienza al servizio militare nei paesi in guerra nell'ex Jugoslavia - La politica di aiuti umanitari della Comunità europea nei paesi dell'ex Jugoslavia

28.10.1993

https://www.radioradicale.it/scheda/477420/intervento-di-alexander-langer-per-un-riconoscimento-dellobiezione-di-coscienza-al?i=3568175

Contenuto

Langer (V). — Signor Presidente, illustro l'urgenza da me firmata e anche quella firmata dall'onorevole Taradash. Noi chiediamo, come gli altri, due cose molto precise. Primo, un favore della Comunità europea nei confronti dei disertori e degli obiettori di coscienza di questa guerra; secondo, un'intensificazione e una garanzia per gli aiuti umanitari che purtroppo non fanno smettere la guerra, ma che sono necessari. Quale filosofia dovrebbe stare alla base di questo intervento comunitario, signor Commissario? Una cosa molto semplice: vorremmo che si creassero degli incentivi a smetterla con questa guerra. Per esempio, dire a coloro che rifiutano di prendervi parte: «vi aiuteremo». In particolare, aiuteremo quelli che non vogliono servire nel Kossovo — e mi sembra una buona cosa — quelli che non vogliono partecipare al macello etnico e nazionalista. Ci costerà meno dal punto di vista finanziario e porterà più contributo alla pacificazione che tante altre iniziative che non servono.
La seconda scelta che noi chiediamo di compiere è questa: privilegiare negli aiuti umanitari coloro che ancora sanno vivere insieme, cioè istituire una specie di premio di convivenza. Coloro che non si sono ancora divisi etnicamente, che sanno ancora vivere insieme nel loro villaggio, nella loro regione, vanno aiutati prima degli altri, anche perché così, forse, si capirebbe che è un vantaggio agli occhi dell'opinione pubblica e della Comunità europea non ammazzarsi, ma viceversa reimparare a vivere in pace. In questo senso l'urgenza che anche noi abbiamo firmato chiede di rispondere positivamente all'appello della signora Ogata. È un appello urgente e la Comunità deve, a nostro giudizio, continuare ad essere la contribuente più importante, come positivamente è stato finora, del commissariato per i profughi. Ma bisogna fare anche qualcosa per premiare la scelta di sottrarsi a questa guerra e gli obiettori e i disertori ce ne offrono la possibilità, purchè i nostri governi lo vogliano.

 

Data 28 Ottobre 1993

Durata 00:02:16 Numero indice PE37 Lingua italiano, traduzione simultanea in inglese

Argomenti AIUTI UMANITARI - BALCANI - CEE - DIRITTI UMANI - GUERRA - JUGOSLAVIA - KOSOVO - OBIEZIONE DI COSCIENZA - PACE - PARLAMENTO EUROPEO - SERVIZIO MILITARE - TARADASH

In allegato verbale PE 28.10.1993

A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi

 

PE3_AP_DE_1993_DE19931028-060110IT.pdf (255 KB)
pro dialog