Alexander Langer sul voto dei Verdi in merito ad una risoluzione sulla situazione in Bosnia Erzegovina - I movimenti nonviolenti e pacifisti che agiscono nella ex Jugoslavia
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La risoluzione sulla Bosnia-Erzegovina in discussione nel Parlamento europeo riveste particolare importanza, poiché esprime un parere totalmente contrario a quello del Consiglio europeo dei dodici che ha invece incoraggiato alla formazione di stati su base etnica a discapito della convivenza interetnica. Infatti la risoluzione di compromesso, appoggiata anche dai Verdi, contesta l'idea della divisione della Bosnia in due o tre stati etnici e rifiuta l'abbandono di quel territorio da parte della Comunità europea. In modo concorde, il Parlamento intende lanciare al Consiglio un messaggio favorevole all'idea di una Bosnia unitaria, indivisa e multietnica, ed esprimere solidarietà ai bosniaci. Alla risoluzione viene allegato un emendamento che accoglie anche il diritto all'autodifesa, diritto che la carta della Nazioni Unite riconosce agli Stati membri della comunità internazionale, e che è stato riconosciuto come mezzo di lotta anche da un rappresentante di Sarajevo per i movimenti per la pace e il disarmo
Data 27 Maggio 1993
Durata 00:02:04 Numero Indice PE056 Lingua italiano, traduzione simultanea in inglese
Argomenti BALCANI - BOSNIA ERZEGOVINA - COMMISSIONE UE - CONSIGLIO EUROPEO - ESTERI - GUERRA - JUGOSLAVIA - MOVIMENTI - NONVIOLENZA - PACIFISMO - PARLAMENTO EUROPEO - RISOLUZIONE - SARAJEVO - STRAGI - UNIONE EUROPEA - VERDI - VOLONTARIATO
Verbale mancante
A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi