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Alexander Langer sulla pulizia etnica in corso in Bosnia – Erzegovina - Il pericolo di estensione del conflitto agli altri paesi dei Balcani

19.11.1992

Alexander Langer sulla pulizia etnica in corso in Bosnia – Erzegovina Il pericolo di estensione del conflitto agli altri paesi dei Balcani

Contenuto

Langer (V). — Signor Presidente, nella ex Jugoslavia si moltiplicano i segni di estensione della guerra; una feroce e sanguinosa epurazione etnica sta colpendo la Bosnia-Erzegovina, attribuendone, di fatto, una parte — quella maggiore — ai Serbi e una parte minore ai Croati, e spingendo in ghetti sempre più assediati i musulmani bosniaci. Nelle regioni della Croazia — miste o abitate da Serbi — una prossima ripresa dei combattimenti appare possibile e si profilano nuove guerre al sud, in Macedonia e/o nel Kosovo. Le elezioni del 20 dicembre prossimo, indette per rinnovare le rappresentanze parlamentari — tanto federali che della Serbia e del Montenegro — potrebbero forse bocciare il regime di Milosevic, ma l'opposizione democratica manca, purtroppo, di unità e profilo. Inoltre non è detto che il potere, se sconfitto, ceda davvero il passo. Intanto, i massacri continuano. L'inverno mieterà centinaia di migliaia di vittime, se l'assedio a Sarajevo e altre città continuerà, man mano che la logica della guerra e del repulisti etnico del territorio avanzerà come e con i carri armati. È pertanto urgente per noi sostenere alcuni obiettivi immediati. Per la Bosnia-Erzegovina occorre moltiplicare gli aiuti e accogliere i profughi, come già è stato detto; ristabilire collegamenti; fornire garanzie internazionali, purtroppo anche militari, contro la spartizione; riconoscere la Macedonia prima che sia troppo tardi; garanzie internazionali per i diritti degli Albanesi del Kosovo; il massimo sostegno alle opposizioni democratiche, ai gruppi di pace, ai mezzi di informazione meno allineati, tanto in Serbia quanto anche in Croazia. Una guerra balcanica generalizzata sarebbe esecrabile e non dobbiamo soffiare sul fuoco, come irresponsabilmente —anche da parte di alcuni Stati membri della Comunità — temo si stia facendo.

 

Data 19 Novembre 1992

Durata 00:02:26 Numero indice PE009 Lingua italiano, traduzione simultanea in francese

Argomenti AIUTI UMANITARI - BALCANI - BOSNIA ERZEGOVINA - CROAZIA - DIRITTI UMANI - GUERRA - JUGOSLAVIA - KOSOVO - MINORANZE - PARLAMENTO EUROPEO - RIFUGIATI - SERBIA - STRAGI - VIOLENZA

In allegato verbale PE 19.11.1992

A cura di Andrea Maori e Marta Palazzi

PE3_AP_DE_1992_DE19921119-010040IT.pdf (255 KB)
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