José Ramos Regidor: l'approccio francescano di Alexander Langer
Sul gesto di Alex Langer ci sono state tante reazioni immediate e tante riflessioni espresse dai suoi numerosi amici e compagni.
Vi sono comparse le caratteristiche proprie di una forte personalità con una profonda capacità di entrare nel cuore dei problemi politici e personali, con un atteggiamento di responsabilità, di impegno pratico e teorico per conoscere i meccanismi profondi dell'attuale società, alla ricerca di alcune linee e suggerimenti per il cambio delle ingiustizie presenti. Oggi, il suo gesto disperato e lucido ci ha portato di colpo a prendere atto della sua fragilità interna che non ha fatto pesare sugli altri. Ma non ce l'ha fatta. La tensione tra il suo essere portatore di speranze e l'esperienza della sua impotenza ha incrinato i suoi equilibri. Questo gesto rimarrà sempre un mistero, e come tale deve essere rispettato e va assunto in tutta la sua complessità. Ma il suo ricordo potrà essere anche una sfida a seguire i suoi impegni e le sue aspirazioni, come egli ci ha lasciato scritto: "Continuate in ciò che era giusto".
Personalmente ho conosciuto Alex soltanto a partire dal 1988, negli incontri e dibattiti che nel gennaio 1988 diedero origine alla Campagna Nord-Sud. In quanto membri di questa Campagna, siamo stati invitati insieme a fare due relazioni al "Segundo Encuentro Latinoamericano de Cultura, Etica y Religiòn frente al desafio ecològico", che si è tenuto a Buenos Aires, dal 2 al 5 dicembre del 1990, organizzato dal Cipfe (Centro de Investigaciòn y Promociòn Franciscano y Ecològico) di Montevideo (Uruguay) e della Ong "Fundaciòn del Sur" di Buenos Aires. La sua persona e il suo intervento ("La cura per la natura". Da dove sorge e a cosa può portare, 9 tesi e alcuni appunti, vedi in https://www.alexanderlanger.org/it/148/465) ebbero un grosso e positivo impatto.
Nell'occasione del suo gesto definitivo, che ancora ci lascia attoniti e ci spinge a seguire il suo appello, mi sembra significativo ed utile rendere pubblico un testo del 20 aprile 1993 che documentava il mio appoggio alla presentazione di Langer come candidato al Premio Internazionale per l'ambiente San Francesco "Cantico delle Creature", Assisi 1993.
"A mio parere emerge nell'attività di Alex un'eco dei comportamenti di Francesco d'Assisi con il creato. Infatti, come hanno notato i suoi biografi, Francesco aveva la capacità di entrare in sintonia con le cose, di rispettarle e di riconoscere il valore proprio di ogni creatura, di intuire i loro segreti e le leggi del loro equilibrio, di considerarle come fratelli e sorelle, sottolineando gli aspetti positivi del ruolo di ognuno. Questi atteggiamenti possono stimolarci oggi alla ricerca di un modo nuovo di stare con le cose nella casa comune (la terra) dove il riconoscimento dell'altro ci invita a camminare responsabilmente insieme, in mezzo alle cose, con le cose, non sopra le cose o al di fuori di esse, superando la logica dominante del dominio e del possesso nei confronti di tutte le creature, di tutti gli esseri viventi, umani e non umani.
Questa dimensione etica è sempre presente, con frequenza anche esplicitata, nell'impegno politico e nella riflessione teorica di Alex. Egli è impegnato nella ricerca di nuovi principi etici capaci di stimolare la creazione di un diverso modo di rapportarsi tra gli uomini e le donne, tra i popoli, le razze e le culture, tra gli uomini e gli altri esseri non umani. In questa prospettiva potrà forse essere superata la crisi globale dell'umanità che minaccia la distruzione del pianeta. Soltanto cercando insieme la giustizia ambientale si potrà costruire una società ecologica con meno poveri e più vita".
Infatti, l'intreccio tra le questioni sociali e ambientali nei rapporti Nord-Sud rimane ancora un problema centrale. Mi è sembrato che pochi degli interventi sul gesto di Alex vi abbiano accennato. Nei tre anni trascorsi sono sorti altri problemi che richiedono un ripensamento. Parallelamente alla sua presenza nella Campagna Nord-Sud, Alex si è fortemente impegnato sull'Europa trascinato dal suo lavoro nel Parlamento europeo come copresidente dei verdi. Sulla base dei temi della Campagna, egli ha saputo individuare creativamente impostazioni nuove ai problemi che si presentavano. È sempre intervenuto efficacemente nella politica dell'Europa sui rapporti Nord-Sud. Ritengo stimolanti i suoi articoli sulla "Alleanza per il clima", in cui accenna alle responsabilità principali del Nord e a quelle dei partners del Sud. Egli impegna il Nord a una politica che renda possibile ai popoli indigeni la gestione dei loro compiti nei confronti della foresta. Saranno anche da approfondire le sue intuizioni circa gli intrecci tra i problemi Nord-Sud e l'impostazione, per l'Europa, di una società organizzata secondo il motto "lentius, profundius, suavius" (più lento, più profondo, più dolce), in alternativa ad una società che a ogni livello, personale e politico, è orgaanizzata secondo il motto "citius, altius, fortius" (più veloce, più alto, più forte).
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