Gianni Sofri, ricorda Simone Sechi
Simone Sechi ha frequentato negli ultimi suoi anni gli incontri della Fondazione, portando il suo modo gentile di di dialogare e offrire pensieri e sempre concrete proposte di impegno.
Così lo ricorda Gianni Sofri, comn parole delicate che facciamo anche nostre:
E’ morto ieri sera improvvisamente, di un infarto in casa sua a Sassari, Simone Sechi, 72 anni. Vecchio compagno, era rimasto sempre molto attivo. Ha fatto l’insegnante, poi il direttore scolastico. Ma nel frattempo, per alcuni anni, aveva diretto con intelligenza politica e culturale, e con grande passione, la sezione sassarese dell’Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia. Aveva anche insegnato per qualche tempo Storia contemporanea all’Università. Quello dello storico era infatti il suo mestiere principale, vorrei dire la sua vocazione. Ha scritto molto, soprattutto su temi di storia dell’amata Sardegna: ricerche di notevole valore, ma anche articoli di giornale, interventi a convegni, puntuali commenti anche su politica e costumi a livello nazionale nel suo sito Facebook. Per anni aveva cercato di contribuire a stringere più legami fra l’isola e il “continente”, invitando fra l’altro a parlare a convegni o a tenere conferenze persone come Lisa Foa o Fabio Levi e tanti altri. Ed era grande amico degli storici di Sassari, come il compianto Mario Brigaglia, Giuseppina Fois e tanti altri. Per anni ha collaborato attivamente con la Fondazione Alexander Langer di Bolzano
Per me è stato (e resterà sempre nel mio ricordo), oltre che un amico, una persona di rara generosità Quando andai a insegnare a Sassari, città allora a me poco nota, lui era lì ad attendermi, e per due anni fu il mio intelligente e amabile Virgilio, accompagnandomi nella progressiva conoscenza della sua città, nella quale ho lasciato un bel pezzo di cuore, oggi ferito da questa triste notizia. Abbraccio la sua compagna Federica, e con lei le care Barbara e Sara.