Teatro della Ribalta a Bolzano: Corpi eretici, dedicati ad Alexander Langer
Più lenti per noi vuol dire cercare un rapporto più intimo con gli spettatori che ci vengono a incontrare, proponendo loro spettacoli come Peep Show, come l’IRAA Theatre che gira il mondo con la proposta teatrale itinerante THE WALK, per finire con la follia di Circo Kafka, uno spettacolo senza parole ma pieno d’anima. Tutti questi sperimentano con successo, con nuove drammaturgie e nuovi spazi, un rapporto di vicinanza con lo spettatore che è diverso, più intimo e lento.
Più dolci per scappare da tutto quanto è gridato, semplificato e dove le parole sono continuamente impoverite, tradite. La poesia di Mariangela Gualtieri e della “nostra” Roberta Dapunt ci fanno scoprire il dono della parola che si fa poesia. Più profondi perché andiamo in cerca della “ferita” di quello che ci inquieta, ci spiazza. Più profondi per cercare di vedere da vicino le nostre malattie e fare del teatro, come dice Emma Dante, l’ospedale delle nostre anime. Ma attenzione, essere profondi non significa essere noiosi, pedanti, oscuri, tristi ed elitari. Per noi significa educare lo sguardo dello spettatore, accompagnarlo nella scoperta, chiamarlo a partecipare ad un incontro, ad un rito laico, dove qualcosa di importante può e deve succedere. Questo incontro a volte risulta stupefacente, a volte irritante, a volte incomprensibile, a volte è una rivelazione che ci cambia profondamente ma mai ci lascia indifferenti.
“Trascendi e sali” di Alessandro Bergonzoni, che causa pandemia era stato rinviato, lo recuperiamo anche per non deludere tutti gli spettatori che avevano già prenotato nella passata stagione e hanno dovuto rinunciare.
Antonio Viganò, direttore artistico
Corpi eretici