Assegnato a Narges Mohammadi, Niloofar Hamedi e Elaheh Mohammad il premio internazionale Unesco Guillermo Cano 2023 per la libertà di stampa
Questo il messaggio di Narges per il conferimento del premio:
Stimata organizzazione e giuria Unesco,
Vorrei esprimere la mia profonda gratitudine per essere stata insignita del Guillermo Cano World Press Freedom Prize di quest'anno. La notizia del premio mi è arrivata in contemporanea al rinvio a giudizio davanti al tribunale di Evin per un nuovo procedimento giudiziario comprendente numerosi capi di accusa. Come ho già dichiarato in tre precedenti udienze, non parteciperò ad alcun procedimento giudiziario, in quanto non riconosco l’autorità del governo della Repubblica islamica. Respingo questo regime oppressivo, religioso e misogino, e mi sforzo a “guardare oltre".
Illustre pubblico,
Per comprendere appieno il diritto alla libertà di espressione, dobbiamo approfondire il concetto di "diritti".
La nozione per cui oggi si crede più nel "diritto di avere" piuttosto che nel "diritto di essere" non si è stabilita facilmente.
Per secoli innumerevoli persone sono stati condannate a morte per aver semplicemente espresso opinioni ritenute contrarie alla realtà. Oggi invece possiamo parlare del "diritto di sbagliare" mantenendo la nostra identità.
Ciò nonostante, siamo ancora testimoni del fatto che in Paesi come l'Iran, governanti despotici, spinti dalle loro convinzioni sovvertite e dai loro interessi personali, compromettono l'identità e la vita di milioni di persone distorcendo il "diritto alla sovranità nazionale" e il "diritto all'autodeterminazione" a scapito degli aspetti fondamentali della vita delle persone all'interno dei confini dell'Iran e in tutto il mondo.
Consentitemi di sottolineare che mentre gli obiettivi fissati dall’ONU per uno sviluppo sostenibile, quindi l’Agenda 2030 è uno dei documenti più progressisti anche per la pace e i diritti umani, chi è a capo della Repubblica islamica (la guida suprema n.d.t.) fa di tutto per impedire all'Iran di aderirvi. Mentre il documento promuove l'empowerment di tutte le ragazze e le donne e il raggiungimento della parità di genere, in Iran alcune studentesse sono state avvelenate con gas chimici per mesi. Il governo cerca di sostenere una politica che instilla paura e terrore, e impedisce alle giovani di andare a scuola. Il governo della Repubblica islamica, come i talebani in Afghanistan, vuole privarle del loro "diritto all'istruzione" con pratiche ingannevoli.
L’Agenda 2030 mette l’accento sull'accesso generale all'istruzione superiore.
Invece in Iran i giovani baha'i sono esclusi dall'istruzione attraverso i mezzi più violenti, mentre altri giovani e bambini sono scoraggiati dal proseguire gli studi a causa della povertà, dei costi elevati, della disoccupazione e della disperazione.
Vi supplico di non lasciarci soli. Nella vostra politica, sostenete la società civile, le persone che sono insorte nelle strade, i prigionieri politici e di coscienza e quelli che rischiano la pena di morte, riuscendo a indebolire il potere repressivo del governo e degli agenti dell'oppressione, date un sostegno alle persone che protestano e gli attivisti civili e politici e promuovete gli obiettivi di pace e non violenza in Iran.
Maggio 2023