Ciao, Irfanka
Per ricordare la nostra amata Irfanka Pašagić ci troviamo giovedì 6 aprile alle 18 in Fondazione, via Bottai 5 (BZ). Sarà un momento conviviale in cui pensare ai bei momenti passati insieme.
Zum Gedenken an unsere geliebte Irfanka Pašagić treffen wir uns am 6. April um 18 Uhr in der Stiftung, Bindergasse 5 (BZ). Wir freuen uns, Erinnerungen an die guten Zeiten, die wir zusammen verbracht haben, zu teilen.
Se n'è andata amica cara, intellettuale, psichiatra e attivista - anima di Tuzlanska Amica e ponte tra la Bosnia Erzegovina e l'Italia.
Irfanka, psichiatra originaria di Srebrenica, aveva ricevuto il premio internazionale Alexander Langer nel 2005 (qui la motivazione) e da quel premio era nata una stretta relazione fra la Fondazione e la Bosnia che prosegue ancora oggi.
L’impegno di Irfanka era iniziato durante la guerra quando, fuggendo verso Tuzla nel 1992, aveva fondato l’associazione Tuzlanska Amica. Negli anni l’instancabile team di Tuzlanska Amica ha lavorato con organizzazioni italiane e internazionali per favorire una rete di adozioni a distanza e ha offerto supporto psicologico a donne, bambine, bambini, famiglie traumatizzate, oltre ad assistenza medica, sociale e legale a famiglie in difficoltà. Di tutte queste persone Irfanka non si stancava di raccontare la vita, le difficoltà e le lotte per una vita migliore.
Irfanka è stata un punto di riferimento essenziale per le tante persone italiane che negli anni si sono recate in Bosnia con l’obiettivo di dare una mano. La sua guida e il suo consiglio hanno consentito di creare dei rapporti duraturi fra realtà e persone lontane per agire concretamente sui bisogni reali delle persone.
Con la Fondazione Langer Irfanka ha contribuito a dare vita al progetto Adopt Srebrenica. Nell’arco di oltre 15 anni Adopt ha visto passare tante ragazze e ragazzi determinati a mettere in discussione le politiche etno-nazionaliste imperanti e a immaginare un futuro migliore per la loro città.
Le 14 Settimane Internazionali della Memoria organizzate dal 2008 in avanti, hanno portato a Srebrenica centinaia di persone, studenti e studentesse, associazioni e istituzioni dall’Italia e non solo, creando reti di collaborazione e di scambi ancora attive.
Infinite grazie, di tutto.