"E' un esempio di utopia
possibile, un segno che si può trovare una
soluzione alle violenze che segnano quel lembo
del pianeta dove ancora oggi Palestinesi ed
Israeliani non riescono a trovare una
convivenza. E' un ponte gettato verso un futuro
diverso che le famiglie del villaggio ed i loro
bambini hanno deciso di anticipare e vivere
subito": questa la motivazione scelta per la
comunità di Nevé Shalom / Wahat as-Salam,
vincitrice, insieme a Cesare de Florio La Rocca,
del "Premio UNICEF 2000 dalla parte dei
bambini", giunto alla terza
edizione.
Nevé Shalom / Wahat as-Salam è un
villaggio cooperativo nel quale vivono insieme
ebrei e palestinesi di cittadinanza israeliana.
Equidistante da Gerusalemme e Tel Aviv-Giaffa, è
stato fondato nel 1972 su un terreno di 100
acri; nel 1977 vi si insediò la prima famiglia,
nel 1995 le famiglie residenti erano salite a
26; attualmente vi risiedono 42 famiglie, circa
160 persone (altre famiglie si insedieranno a
breve). A quasi trent'anni dalla fondazione,
il villaggio ebreo-arabo continua a essere, nel
duro contesto attuale di conflitto tra
palestinesi ed ebrei, come l'aveva pensato padre
Bruno Hassar, suo ideatore, una reale "oasi di
pace" (questo vuol dire il suo nome), un faro di
convivenza.
I membri di Nevé Shalom /
Wahat as-Salam dimostrano in modo tangibile che
ebrei e palestinesi possono coesistere quando
danno vita, insieme, a una comunità basata
sull'accettazione, il rispetto e la
cooperazione; gestito in modo democratico, il
villaggio è di proprietà dei suoi stessi
abitanti e non è legato ad alcun partito o
movimento politico. Nevé Shalom / Wahat as-Salam
è un centro per la convivenza e il mutuo
rispetto e traduce in pratica i propri
orientamenti ideali attraverso la realizzazione
di diverse attività. Il centro ha attività
diverse, educative e culturali per tutte le età
e le appartenenze. Si svolgono anche festival
per la pace con la partecipazione di artisti
arabi ed ebrei.
Asilo nido, scuola materna ed elementare:
l'idea di creare strutture scolastiche che
potessero esprimere e diffondere gli ideali di
pace e tolleranza nacque nella comunità insieme
alla nascita dei primi figli. L'idea prese corpo
nella forma di un asilo nido bi-nazionale dal
quale, con il passare degli anni, sono poi nate
una scuola materna e una scuola elementare, ora
frequentate da centinaia di bambini, anche di
altri villaggi vicini. |
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Il sistema scolastico adottato a Nevé
Shalom / Wahat as-Salam è l'unico in Israele che
preveda un'educazione bilingue: alunni e maestri
si esprimono nelle lingue dei due gruppi di
popolazione, ebrei e palestinesi. Il Ministero
israeliano dell'educazione ha riconosciuto
ufficialmente la scuola materna nel 1992 e la
scuola elementare nel 1993, dopo nove anni di
attività. Ancora oggi, nonostante
l'inasprirsi della situazione nel paese, alla
scuola elementare del villaggio arrivano ogni
giorno 300 ragazzini del circondario, arabi ed
ebrei, e nessuna famiglia ha ritirato il proprio
figlio né avanzato critiche al programma
adottato. Tutti i bambini studiano insieme,
giocano insieme, parlano entrambe le lingue.
Scuola per la pace: fondata nel 1979,
attraverso una varietà di corsi e seminari
diretti a diversi strati sociali delle
popolazioni ebraica e palestinese opera per
accrescere la consapevolezza della complessità
del conflitto e migliorare - con l'esclusivo
ricorso a metodi educativi - la comprensione
reciproca tra palestinesi ed ebrei, giovani e
adulti. I programmi mettono soprattutto
l'accento sull'importanza di comprendere la
complessità del conflitto tra i due popoli; in
tal modo le iniziative della Scuola, fruite in
questi anni da migliaia di giovani e adulti,
consentono a ciascuno dei partecipanti di
assumere coscienza del proprio ruolo nel
conflitto e di mettere a fuoco elementi quali i
rapporti di potere, gli stereotipi e i
pregiudizi. La Scuola per la pace, punta di
diamante di Nevé Shalom / Wahat as-Salam,
continua anche adesso la sua attività, seppure
ridotta, cercando sempre di rispondere ai
bisogni del tempo e del territorio. In quanto
specialisti, i suoi educatori e docenti sono
molto richiesti per svolgere seminari sulla
gestione dei conflitti presso altre scuole e
centri di lavoro dove la tensione tra ebrei e
palestinesi è diventata ingestibile. Dumia,
la casa del silenzio: è uno spazio per la
meditazione, la riflessione e la preghiera, in
cui vengono promossi incontri tesi a promuovere
riflessioni e ricerche sull'incidenza dei valori
etici e spirituali sull'educazione e sulla
costruzione della pace.
http://www.unicef.it/nevè%20shalom.htm mpdn.org/neve_shalom.htm
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