ll trio Fatish di Bolzano al Siver Town Shine di Srebrenica
E’ iniziata il primo agosto e si chiuderà oggi la quarta edizione, dedicata quest’anno ad un percorso di conoscenza delle potenzialità economiche ed ambientali della città di Srebrenica che prima della guerra era un importante centro termale. Ma non solo, l’iniziativa quest’anno persegue anche lo scopo di far conoscere ai partecipanti una realtà bosniaco-erzegovinese che va ben oltre alla tristemente famosa Srebrenica. Così il programma parte dalla città di Tuzla, dove si incontra Irfank Pašagić, la fondatrice di Tuzlanska Amica, psichiatra attiva nella elaborazione del trauma e premio Langer 2005, che racconta della vita in comunità colpite da traumi collettivi: “E’ difficile uscire dal trauma, dice, quando attorno a te hai solo persone traumatizzate – si parla di trauma collettivo – e proprio per questo che avere contatti e rapporti con persone non traumatizzate è di grande aiuto”. Da qui la motivazione di questo progetto: favorire incontri e scambi tra le persone di ogni provenienza con cittadini bosniaco-erzigovinesi, spesso intrappolate da questo male così difficile da curare. A Tuzla si è tenuto anche l’incontro con il parlamentare Igor Rainer, che racconta la difficile situazione socio-politica che sta attraversando il paese, ma anche un momento di alta cultura con lo spettacolo appositamente ideato dalla compagnia “Motus Danza” di Siena. “Rendez-Vous” viene presentato all’interno del festiva “Kaleidoskop”, sul tema della arte e comunicazione.
La carovana, composta da viaggiatori e studenti provenienti dal Trentino-Alto Adige, da Venezia, da Pescara oltre ad alcuni studenti Bosniaci, si è quindi spostata a Sarajevo. Qui l’incontro tra gli altri con Gianluca Paciucci, ex responsabile culturale dell’ambasciata di Sarajevo, Drino Galičič della sede Sarajevo Eurac e Saša Madacki, Direttore Human Rights Centre Sarajevo. Come momento culturale è stato proposto lo spettacolo teatrale dell’associazione bolzanina Sagapò, il concerto dei Max Maber e una lettura di poesie di Gianluca Paciucci. “Dopo Sarajevo – racconta Brancaglion – l’arrivo a Srebrenica, simbolo della brutalità e disumanità della guerra degli anni 90, che oggi ha più che mai bisogno di attenzione e visibilità da un lato per ricordare, avere memoria, dall’altro per muovere verso una possibile convivenza per evitare che si ripetano i fatti del passato. La tematica affrontata in loco sarà da un lato le idee di convivenza di Alexander Langer, dall’altro la valorizzazione delle risorse naturalistiche di questi territori”. Stasera, come detto, sera si terrà il concerto del noto trio bolzanino “Fatish” (Polato, Cuzzolino, Stagni) che si esibiranno come gruppo principale del festival.
La Settimana Internazionale della Memoria è organizzata grazie al supporto di: Comune di Srebrenica -BiH, Kulturni Centar Srebrenica -BiH, Città di Venezia Assessorato alle politiche giovanili e pace (I), Comuni di Pescara, Caramanico, Penne (Abruzzo-I), Provincia di Pescara (I), AICCRE Abruzzo (I), Provincia Autonoma di Bolzano -Presidenza Ufficio Affari di Gabinetto Cooperazione allo sviluppo (I), Provincia di Siena, con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena (I), SARA Srebrenica. Associazione Mila Donnambiente, Pescara (I), Associazione Sagapò Teatro, Bolzano (I) , Master per mediatori dei conflitti e operatori di pace internazionali, Università di Bologna e Formazione Professionale di Bolzano (I), Motus Siena (I), Rete Lilliput nodo di Ferrara (I), e altri ancora che si stanno aggiungendo…
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