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Lisa Foa -. Laudatio a Khalida Messaoudi 1997

5.7.1997, I molti fardelli di Khalida
Devo dire che inizialmente le nostre preferenze erano concentrate sulla Bosnia. E ciò innanzitutto per i legami particolari che avevano unito Langer alla resistenza bosniaca,

e perché gli sforzi dei bosniaci di mantenere viva l´idea di una società pluralistica e multietnica ci sembravano - e ci sembrano tuttora- corrispondere appieno agli ideali e ai principi che hanno guidato l'intera vita di Langer, dal suo impegno giovanile quí nel Sud Tirolo fino all'azione su scala europea e planetaria che aveva svolto negli ultimi decenni come europarlamentare e come militante indefessamente impegnato per la convivenza tra i popoli.
Se poi abbiamo unanimemente optato per Khalida Messaoudi è perché nel frattempo c'è stata la fine della guerra in Bosnia, è finita l'emergenza e la Bosnia ha in qualche modo voltato pagina. Ciò non vuol dire che l'associazione Pro Europa non continuerà a lavorare assieme agli amici bosniaci che hanno oggi più che mai bisogno che della Bosnia non ci si dimentichi. E hanno bisogno della nostra solidarietà perché la Bosnia risorga come una nazione e una società pluralistica e democratica. Lo dimostra la stessa presenza di una delegazione di amici di Tuzla e Sarajevo a questa nostra cerimonia. E a sottolineare il nostro perdurante impegno per la Bosnia il premio verrà consegnato a Khalida in ottobre dal sindaco di Tuzla Selim Beslagic. Khalida Messaoudi proviene da un paese, l'Algeria, che rappresenta oggi forse l'emergenza più drammatica della regione mediterranea, una regione a cui Langer ci invitava, pochi mesi prima di morire, a guardare come allo spazio di una nuova fratellanza euro-mediterranea. E Khalida è lei stessa una donna che conduce da molti anni un'azione politica e umana, rischiosa e impavida, su molti versanti: contro il feroce terrorismo degli integralisti islamici, contro l'autoritario potere militare, e contro le stratificazioni più oscurantiste e retrograde della società algerina, quale si sono espresse nel codice della famiglia varato un decennio orsono. Azione e lotta quindi su più fronti per una società laica e progressiva, per la libertà della donna come base della libertà civile e per una vita democratica.
Khalida sarebbe piaciuta ad Alex per la sua capacità di caricarsi sulle spalle molti fardelli e per la sua coraggiosa determinazione di portarli avanti in condizioni di grave rischio e di minacce concrete alla sua stessa sopravvivenza. Sarebbe piaciuta per la sua complessità di donna, che vuole essere ad un tempo berbera e algerina, musulmana e razionalista, che coltiva le sue radici kabile, ma sa guardare anche a spazi più vasti e al futuro del suo paese. Questo premio, pur modesto, vuole essere un atto di solidarietà e di incoraggiamento alla donna Khalida Messaoudi perchè possa continuare il suo prezioso lavoro per la liberazione dell'Algeria. E a Khalida come rappresentante di molte altre donne e molti altri uomini impegnati nello stesso lavoro e nella stessa lotta per un'Algeria democratica.
Z Più di trenta anni fa in Algeria si è svolta una grande lotta di liberazione che portava un contributo essenziale alla demolizione del sistema di oppressione coloniale. Oggi la lotta che conducono gruppi e forze politiche consistenti per un'Algeria democratica e laica non ha minore importanza per un'evoluzione positiva delle società post-coloniali e per il futuro di quello spazio euro-mediterraneo di cui guardava Alexander Langer.
Con questo premio vogliamo anche sottolineare tutta la gravità della situazione algerina e ricordare che la lotta che si conduce in Algeria per una vita democratica merita da parte nostra grande attenzione e solidarietà.

(Lisa Foa ha fatto parte del Comitato di Garanzia di Pro Europa)

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